Catanzaro, torna la violenza nella notti di Lido. Imprenditori chiedono più sicurezza

Nel quartiere marinaro di Catanzaro Lido il problema della sicurezza sul territorio torna di drammatica attualità. Dopo l’ennesima rissa scoppiata sabato notte nei pressi di un locale, cresce la paura fra i residenti e i gestori delle attività di ristorazione che richiedono a gran voce un maggiore controllo da parte delle autorità competenti al fine di contrastare un fenomeno in costante crescita. I titolari dei ristoranti e dei bar invocano nello specifico un aumento delle pattuglie in modo tale da poter vigilare su una movida apparentemente incontrollabile, richiedendo in tempi celeri l’intervento immediato delle forze dell’ordine qualora avvenissero degli atti di violenza. Ma anche i genitori dei tanti ragazzi che affollano i locali del quartiere hanno palesato tutta la loro preoccupazione per i propri figli, soprattutto alla luce di queste risse frequenti. «I timori sono quelli che abbiamo tutti quanti. – ha affermato il proprietario del “Bar Centrale”, Marco Nicotera – Bisogna stare attenti a chi si dà da bere e occorrerebbero squadre di funzionari pubblici che indaghino su questa faccenda cercando di capire qual è il motivo per cui avvengono queste risse. Sono sempre gli stessi che fanno chiasso e così si scredita anche il locale. Si devono prendere dei provvedimenti – ha aggiunto – perché ci sono pure degli avventori universitari che potrebbero vedere male Catanzaro Lido. Bisogna stare lì a presidiare in modo da tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico, installando più telecamere e indagando approfonditamente. Perché questi soggetti cercano sempre la lite? C’è qualcosa sotto da attenzionare maggiormente».

Sulla stessa lunghezza d’onda il titolare del “Plaza Cafè”, Aldo Manoiero. “I timori ce li abbiamo – ha dichiarato -. Ci vorrebbero più controlli e presidi delle forze dell’ordine che invece mancano, altrimenti per tutelare i commercianti, dovremmo chiudere i locali. I vigili urbani sono totalmente assenti e le forze dell’ordine devono controllare un territorio vastissimo, però un presidio massiccio potrebbe contrastare qualche facinoroso. Se l’alcol non venisse più dato dopo l’una, alle 4 di notte non ci sarebbe così tanta gente in giro. Bisognerebbe fare una riunione con i commercianti, la questura, il prefetto e le forze dell’ordine, cosa che non è mai avvenuta”.

Secondo, invece, il proprietario del “Byblos”, Giovanni Caglioti, non occorre creare inutili allarmismi in merito ad una criticità che è presente anche nelle grandi città italiane: “Il problema sicurezza è un problema nazionale, non solo di Catanzaro Lido – ha detto -. Queste continue strumentalizzazioni danneggiano il precario stato di sviluppo del quartiere. Il problema è nazionale e il ministro dell’Interno dovrebbe aumentare i mezzi in dotazione e gli uomini delle forze dell’ordine. Pertanto, non esiste un problema sicurezza a Lido se non per i fatti criminosi perpetrati da alcune comunità che non si sono mai integrate. La politica, soprattutto quella locale, ha grandi responsabilità”. Fonte: Gazzetta del Sud