Il Convitto Nazionale “Pasquale Galluppi”, da diversi anni, è impegnato a diffondere fra gli alunni la cultura della legalità, stimolando la riflessione sull’importanza della stessa e sul rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni che passa attraverso la partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini ai quali si chiede di essere protagonisti nella realtà. Quest’anno, all’interno del progetto d’Istituto “La legalità conviene”, si è proposto di far visitare agli alunni le aule della Corte d’appello e di fare incontrare agli stessi alcuni magistrati per vedere dove la legalità viene giornalmente applicata.
Gli alunni delle classi quinte dei plessi “Galluppi”, “Maddalena” e “Piano Casa” si sono recati, accompagnati da alcuni dei loro docenti (Francesco Fontana, Elisa Pizzi, Cinzia Tomaino, Gesuina Suppa, Giovanna Carpino, Anna Ferraro, Ketty Tallarico, Annarita Chiarella, Laura Gioia, Teresa Piterà Annarita Cristofalo, Domenica Miano) e dalla referente al progetto Legalità per la scuola primaria, Rita Giroldini, presso la Corte d’appello di Catanzaro, dove sono stati accolti da alcuni magistrati: Antonio Battaglia, Beniamino Calabrese, Paola Ciriaco, Giovanna Gioia, Giuseppe Lucantonio, Mellace Abigail, Barbara Saccà i quali, non solo hanno fatto visitare le aule di udienza ma si sono intrattenuti con loro spiegando, con semplicità e naturalezza, alcuni dei principi basilari del nostro diritto. Gli alunni sono stati attenti nell’ ascoltare il perché nel nostro ordinamento ci sono tre gradi di giudizio, del perché all’ingresso ci sono le statue delle dee Giustizia e Libertà e del bilanciamento che il giudice deve fare fra queste due diritti fondamentali per tutte le persone. Gli alunni hanno partecipato con interesse all’incontro sia ascoltando quando gli è stato spiegato, sia intervenendo con domande pertinenti.
Dopo aver effettuato un giro per la Corte d’Appello i bambini sono stati riuniti in una grande aula di tribunale dove, scherzosamente, è stato simulato un processo. I bambini hanno ricoperto i ruoli di pubblico ministero, avvocato, testimoni e una maestra ha ricoperto quello di imputata.
Fra applausi e domande la visita è volta al termine e i bambini sono stati portati in un cortile per vedere le auto blindate, momento questo di particolare interesse.
“E’ stata un’esperienza molto formativa per i nostri allievi – ha commentato il rettore-dirigente scolastico Stefania Cinzia Scozzafava – perché hanno avuto modo di avere un contatto diretto con i professionisti che ogni giorno si occupano di giustizia, sperimentando da vicino il lavoro che svolgono. Ringrazio i docenti che hanno voluto far vivere ai propri alunni questa esperienza. Ma, soprattutto, ringrazio la presidente della Corte d’Appello Gabriella Reillo che ha permesso la visita e tutti i magistrati che hanno dedicato un po’ del loro prezioso tempo per accogliere i ragazzi: quest’ultimi hanno vissuto l’attività proposta fuori dalle aule scolastiche con grande entusiasmo”. Fonte: La Nuova Calabria