Catanzaro, via Lucrezia Della Valle: la casa dei desideri politici (e non)

VIA LUCREZIA DELLA VALLE. LA CASA DEI DESIDERI POLITICI…E NON

A distanza di circa 12 mesi, più o meno, la politica catanzarese e calabrese celebra! Celebra un ritrovato impegno (?), una nuova proposta – si usa sempre dire così – una convergenza di idee progettuali che apparentemente sono e restano l’oggetto concreto che santifica la rinnovata alleanza e quindi l’unione. Comunque celebra e questo è l’unica cosa importante, ciò che deve emergere per le folle – non sappiamo quanto osannanti – ma, tutto quello che serve per anestetizzare le ultime intelligenze libere.

Non sappiamo se si tratta di convivenza, di fidanzamento o di matrimonio. Tutto va bene purché ci sia sempre un talamo a sancire l’unione, fatto salvo il ricorso in salvataggio alla Sacra Rota politica, quella che sa bene come sciogliere il “nodo”.

Era il 4 agosto 2017 ed il fiocco del matrimonio con tanto di confetti tricolore, si celebrava alla Camera dei Deputati. L’unione politica fra il Movimento Officine del Sud con il suo presidente on.le Claudio Parente ed il partito di Fratelli d’Italia, dove l’on.le Giorgia Meloni veniva impalmata – una seconda volta visto che risulta già coniugata – sull’altare della convergenza di obiettivi (basta guardare la foto sopra, in copertina, con tutti i protagonisti). Catanzaro e la Calabria diventavano nuovo laboratorio di wedding politico, senza il rischio della bigamia. Ma, come spesso accade, il matrimonio diventa la tomba dell’amore, anche politico. E così fu…

Quello che si annunciava come un matrimonio esclusivo, con invitati “selezionati” – molti furono bannati dallo sposo dalla lista nonostante lo status già parlamentare e tanti per mancanza di blasone -non superò la crisi nemmeno del settimo mese. La casa coniugale – il talamo – sempre sita in Via Lucrezia della Valle nella ridente città capoluogo non fu mai inaugurata, forse perché la sposa – Giorgia Meloni – aveva capito che era di fronte ad un fedifrago politico e per ben due volte diede buca all’appuntamento mondano. Apriti cielo, le damigelle ed i paggetti impazzirono ed il ricco buffet fu dato in pasto ai porci! Il matrimonio fu annullato dalla Sacra Rota perché non consumato e per incomunicabilità fra i coniugi, colpa sempre dei soliti “parenti serpenti”. Storia chiusa.

Ma così non è! Questo matrimonio pur cambiando la sposa deve essere celebrato, il principe cerca moglie e il ricorso a “Uomini e Donne” ha finalmente dato il suoi frutti, senza andare troppo lontano da Milano 2. Ci sarà il matrimonio, avrà un ricco parterre, deve fare rumore, a confronto i Windsor devono sembrare dei fiammiferai e Catanzaro tornerà di nuovo a riempire i rotocalchi …i paparazzi sono avvisati.
La dimora dei “novelli” sposi è pronta, rinnovata negli interni, ed è sempre lì…a Via Lucrezia della Valle. E’ la dote dello sposo, la stessa, quella di sempre. E’ il sogno sognato che trasforma chi ha vissuto nei sottoscala della politica in protagonisti, titolati a partecipare alla cerimonia, fra argenti, raffinate porcellane e papillon. Sarà il matrimonio politico dell’anno – si spera per loro –, i cuochi stellati dell’istmo di Marcellinara già sono al lavoro, il banchetto sarà esclusivo, per come è esclusiva la lista nozze, con doni ricchi ed importanti, inclusi magari anche quelli già regalati in anticipo dal comune di Catanzaro sulla tratta Corvo-Aranceto, con gli auguri del Consiglio Comunale e della giunta Abramo.
E perché no anche dai cittadini, quelli che storcono il naso, che hanno capito che il valore del matrimonio passa dai regali e che hanno fatto il regalo più bello con un bene di tutti, perché “pubblico” ma, che non lesinano mai un augurio a nessuno…

Alfredo Serrao
Già coordinatore cittadino Catanzaro di Fratelli d’Italia