Centrale del Mercure: botta e risposta tra Edo Ronchi e il Forum Ambientalista

Centrale del Mercure: alcune precisazioni di Edo Ronchi. 

In un articolo dal titolo “Pappaterra, Edo Ronchi, Enel e le relazioni pericolose” (http://www.iacchite.com/pappaterra-edo-ronchi-enel-e-le-relazioni-pericolose/) a firma Forum Ambientalista nazionale, Avv. Marcello Nardi, riferito alla Centrale del Mercure, fra l’altro si legge: “Il punto è che la Fondazione in parola a cui l’Osservatorio presieduto da Pappaterra, Presidente del Parco e Presidente dell’Osservatorio, ha affidato l’incarico, annovera ENEL addirittura tra i suoi Soci Fondatori. E’ davvero la goccia che fa traboccare il vaso! Controllati e controllori appassionatamente insieme”.
In relazione a tali affermazioni si precisa che :
– La Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha come soci 119 imprese e organizzazioni di
imprese della green economy e 41 esperti e che da 10 anni lavora come centro studi
indipendente, come documentato da decine di pubblicazioni e autorevoli riconoscimenti .
Chi pensa che avere il sostegno di imprese della green economy e di loro organizzazioni
comporti “relazioni pericolose”, non ha capito che i cambiamenti in direzione green
richiedono anche la partecipazione delle imprese per produrre energia rinnovabile, per
fare economia circolare e via dicendo.
– Il 9 maggio 2018, l’assemblea dei soci della Fondazione ha deciso, ai sensi dello Statuto, di ammettere fra i soci anche l’ENEL, riconoscendo la svolta green che questa grande azienda, grazie anche al suo AD Francesco Starace, ha intrapreso abbandonando il carbone entro il 2025, puntando decisamente sulle rinnovabili delle quali è leader europeo e avendo una posizione avanzata a sostegno di un maggiore impegno europeo per il clima in attuazione dell’Accordo di Parigi.
– In ogni caso quando la Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha siglato l’accordo con
l’Osservatorio nel giugno 2017, quando ha presentato pubblicamente i primi risultati, il 15
novembre 2017 e quando ha concluso la prima stesura del Rapporto, inviata
all’Osservatorio il 26 aprile 2018, l’Enel non era ancora stata ammessa come socio della
Fondazione.
– Il 28 giugno 2018 , quando si è svolta l’iniziativa pubblica di presentazione del Rapporto da noi inviato il 26 aprile, l’Enel annunciava con un comunicato di aver venduto la centrale del Mercure alla società F2 I, uscendo quindi di scena.
Edo Ronchi

La controreplica di Forum Ambientalista Nazionale Cosenza.

Pappaterra, Edo Ronchi, ENEL e le relazioni pericolose… bis

Prendiamo atto che l’on.le Edo Ronchi conferma quanto da noi evidenziato nel comunicato stampa del 3 luglio us. ENEL è effettivamente nella lista dei Soci Fondatori della Fondazione di cui l’on.le Ronchi è Presidente, così come nessuno smentisce che il Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, abbia sottoscritto un accordo di compensazione con ENEL, che prevede l’esborso da parte di quest’ultima a favore dell’Ente Parco di 500.000 euro l’anno. Nessuno altresì smentisce che Pappaterra è anche Presidente dell’Osservatorio Ambientale finanziato da ENEL, osservatorio che ha incaricato la Fondazione presieduta dall’on.le Ronchi di svolgere il cosiddetto studio, presentato ufficialmente il 28 giugno us, sull’impatto della centrale del Mercure. Se da un lato non è possibile accertare il periodo di “gestazione” che ha portato ENEL ad essere inclusa tra i Soci, cioè tra i finanziatori, della Fondazione presieduta dall’on. Ronchi, è invece un dato certo e acclarato che, al momento della presentazione della relazione conclusiva del cosiddetto studio, ENEL era a tutti gli effetti finanziatore della Fondazione presieduta dall’on.le Ronchi. Relazioni pericolose, appunto!

L’on.le Ronchi d’altra parte, visto il dichiarato impegno scientifico della sua Fondazione, ben saprà che in ogni incontro che abbia presunzioni di scientificità, i relatori mettono come prima diapositiva quella relativa all’assenza di conflitto di interessi o, viceversa, alla loro presenza (come ci pare sia questo il caso). Nella presentazione del 28 us – nel merito tecnico-scientifico della quale avremo modo di ritornare nei prossimi giorni – non ci pare che il relatore della Fondazione abbia menzionato o solo anche accennato alla situazione appena descritta. Quanto poi alla vendita effettiva della centrale del Mercure da parte di ENEL, il tempo ne confermerà la concretezza effettiva -che l’on.le Ronchi dà per certa, sicuramente per fondati motivi a lui noti-, ma, in ogni caso, il problema resta quello di una mega-centrale che incenerisce 350.000 tonnellate l’anno di biomasse con un impatto disastroso per la biodiversità del Parco del Pollino e con rischi per la salute delle popolazioni residenti, rischi di certo non chiariti dalla relazione presentata dal ricercatore della Fondazione presieduta dall’on.le Ronchi che, tra le altre cose, era un ingegnere e non un medico.

Ci permettiamo di concludere questa nota con una considerazione. Non sappiamo quanto la Fondazione presieduta dall’on.le Ronchi abbia percepito da ENEL per il lavoro svolto, né quanto la Società elettrica versi alla Fondazione medesima per l’ambita qualifica di Socio Fondatore della stessa. E, in realtà, poco importa. Certamente, come dicevano i latini, “pecunia non olet” ma la disinvoltura con la quale la Fondazione diretta dall’on.le Ronchi attribuisce a destra e a manca l’ormai inflazionata qualifica di “green”, ci pare obiettivamente eccessiva. Non soltanto riguardo ENEL, ma anche per tanti altri Soci della Fondazione dell’on.le Ronchi, che tutto ci paiono tranne che “green”.

Forum Ambientalista Nazionale

Avv. Marcello Nardi