Cetraro 2020. Sarà sfida all’ultimo voto tra Aita (Aieta) e Cennamo, in quota Pd-Forza Italia

Grandi manovre a Cetraro per le ormai prossime nuove elezioni. C’era una certa attesa per verificare cosa avrebbe fatto il “numero uno” della politica cetrarese ovvero Peppino Aieta, riconfermato a furor di popolo consigliere regionale nelle file dei Democratici Progressisti e sempre con un rapporto molto ambiguo con quello che dovrebbe essere il suo polo di riferimento ovvero il Pd. Eh sì, perché il buon Peppino continua a dichiararsi “socialista” e sull’equivoco ci marcia che è una bellezza. E così accade che mentre alla Regione è entrato sostanzialmente in quota Pd, al Comune di Cetraro invece vuole vincere in quota Psi e naturalmente contro il Pd pilotando nuovamente alla vittoria l’uscente Angelo Aita

Non è facile orientarsi, lo riconosciamo, ma in Calabria e soprattutto in provincia di Cosenza questo è l’andazzo. Aieta, poi, è appena il caso di ricordarlo, è addirittura indagato per corruzione elettorale per il suo ormai annoso “gemellaggio” con il sindaco di Acri Pino Capalbo. Sono talmente “gemellati” che nonostante il procuratore Bruni indaghi sui loro rapporti, “Peppiniello” non si è voluto privare neanche per questo quinquennio dei servigi di “fratello” Pino nella sua struttura. Anche perché, con tutti i voti che gli ha passato, è davvero il minimo della contropartita, come avrebbe detto Carmen Consoli.

Ma torniamo alle elezioni di Cetraro. Aieta vuol far vincere il Psi e non si limiterà ad una presenza dietro le quinte. RadioGarofano ci informa che il consigliere regionale si candiderà addirittura nella lista nella qualità di “aspirante” cercando di essere il primo eletto e favorendo così la seconda vittoria dell’attuale sindaco Angelo Aita, che notoriamente è un altro suo “delfino”. Insomma, una sorta di dinastia che a molti ormai sta facendo venire il voltastomaco. Aieta dice che vuole salvare Cetraro ma i suoi avversari dicono che vuole continuare a distruggerlo. 

Già, e chi sono i suoi avversari? In giro si dice che ci sarà una sola altra lista a contendere la vittoria ad Aita-Aieta e sarà proprio quella del Pd, con candidato a sindaco Ermanno Cennamo, acerrimo “nemico” di Aita-Aieta. Soprattutto perché Aieta alle penultime elezioni, essendo stato consigliere del Pd, avrebbe dovuto “portare” Cennamo, e invece ha sostenuto sempre il Psi con candidato a sindaco Aita. E la giostra continua anche questa volta. Ma Cennamo, che non è un fesso e che sogna di fare lo sgambetto ad Aieta da una vita, questa volta si sta preparando con grande slancio alla competizione e pare proprio che abbia convinto Forza Italia e tutto ciò che gira negli ambienti della destra cetrarese ad appoggiarlo per far perdere Aieta e Aita. Si preannuncia pertanto un duello senza risparmio di colpi. Anche bassi, naturalmente.

Ci doveva essere anche una terza candidata a sindaco, la signora Concetta Grosso, ma poiché il locale che la sua famiglia ha aperto sul porto di Cetraro “Il Faro” , è stato assegnato allo zio Luciano Grosso dallo stesso Aieta, allora hanno “consigliato” ai familiari di non far candidare Concetta – una giovane ragazza perbene – in una terza lista. E certi “consigli”, a quanto pare, non si possono rifiutare. Vedremo se faranno effetto, ma a Cetraro lo danno quasi per scontato.

Carmine Quercia

Tornando al “listone” che stanno preparando Aieta e Aita, si dice in giro che non dovrebbe mancare Carmine Quercia, presidente del Consiglio in quota Psi nell’ultimo anno di consiliatura, che è stato inserito dallo stesso Aieta nella lista poiché la famiglia Quercia-Caldiero, nota famiglia di avvocati, porta almeno 600 voti in dote allo stesso Quercia. Tra l’altro, Quercia è stato per cinque anni portaborse di Aieta (un po’ come Pino Capalbo) semplicemente per ottenere voti a suo favore alla Regione, e ha ricambiato con molti finanziamenti e progetti regionali per gli zii di Quercia, che fanno capo alla potentissima famiglia di Nando e Vito Caldiero, un “famiglione” intrallazzato nelle peggiori vicende, molto temuto, non solo in loco, e molto attenzionato anche dal procuratore Pierpaolo Bruni. Come del resto Aieta… Rimane tuttavia ancora un margine di incertezza rispetto alla decisione finale di Quercia, che formalmente farebbe parte del Pd e dunque viene tirato per la giacca anche dalla lista di Cennamo. Diciamo che, alla fine, potrebbe essere lui l’ago della bilancia. Ma le grandi manovre sono ancora in pieno svolgimento. Vi terremo aggiornati.