Cetraro. Schiarita sulle oscure vicende politiche
Finalmente qualcosa di chiaro sta avvenendo in quel di Cetraro. L’accozzaglia è stata sventata ed ognuno è tornato nei propri ranghi. Il tentativo di riciclarsi sotto mentite spoglie è stato demolito. Stiamo parlando di quell’infausta idea di mettersi tutti insieme appassionatamente. E c’erano quasi riusciti se a far saltare il tavolo non ci avessero pensato Italia Viva, Idm prima e Psi poi.
Don Masino Cesareo era pronto a saltare dall’altra parte della barricata dopo aver fatto la stessa cosa 5 anni fa quando non si fece nessuno scrupolo a lasciare Angelo Aita col quale era stato assessore e schierarsi con Cennamo e il Pd, lasciandoli poi in braghe di tela. Ma chi ha consentito tutto questo a Cetraro è quel Partito Democratico che dimenticandosi di cos’é la coerenza e la sua storia è stato capace di fare accordi con tutti a cominciare da Forza Italia tradizionalmente all’opposizione del Pd in Italia e soprattutto a Cetraro.
E se da una parte l’hanno spuntata Italia Viva, Idm e Psi evitando un’accozzaglia, dall’altra si prefigura un’altra accozzaglia peggio della prima. Infatti, Vincenzo Cesareo e Tommaso Cesareo spalleggiati da Giuseppe Cesareo che piccona sui social, stanno tentando di rimettere insieme i cocci della maggioranza Cennamo, quella stessa maggioranza che hanno demolito e mandato a casa.
Nel frattempo, Peppino Aieta il furbacchione é stato scelto quale candidato a sindaco dell’alleanza tra Psi, Italia Viva, Italia del Meridione, Cetraro Attiva e Progetto Sviluppo ma, pur ringraziando, ha frenato sull’ufficializzazione accampando la richiesta di qualche giorno per sciogliere la riserva. Questa mossa è fin troppo chiara ed ha due ragioni chiare anche ai bambini: la prima è quella di recuperare qualche pezzo “pregiato” della bolgia che si sta consumando tra il Pd e i fratelli Cesareo, la seconda recuperare Don Masino e chiudere la partita. Ma sia l’una che l’altra ipotesi vedrebbe soccombere l’alleanza che lo ha incoronato a candidato sindaco.
Dall’altro fronte il Pd senza i fratello Cesareo, potrebbe privilegiare il rapporto con i 5, quelli per intenderci, che hanno retto per molti mesi il Comune pur essendo minoranza.
Ma questa ipotesi significherebbe regalare la vittoria a mani basse a Peppino Aieta per cui il tentativo che sta costruendo il Pd è quello di non candidare Don Masino e fare un accordo anche con Forza Italia, Dc e FdI almeno per giocarsela. Ma da qui a qualche giorno potrebbe accadere di tutto e siamo certi che accadrà.