CETRARO TRA INCIUCI, FIGURACCE, TRITOLO E SILENZIO
Nella coda del 2023 a Cetraro è successo di tutto. Si è iniziato con l’inciucio che ha portato una consigliera di minoranza a saltare il fosso e passare con Mister Bean/Cennamo, il quale senza battere ciglio ha sbattuto fuori dal Flag, il presidente del consiglio comunale, Gianni Rossi, professionista molto stimato a Cetraro.
L’ex pupilla dei Cinghiali di Cosenza, una tal Gabriella Luciani, è stata però cacciata via dalle liste provinciali rea di essersi avvicinata troppo all’assessore regionale Gallo (cedrone) con il quale gestisce proprio il Flag (cchiù pila ppe tutti). E mentre Cennamo “guadagna” la signora Luciani, per reazione perde Lorena Matta, consigliera oggi passata nella minoranza e molto vicina a Vincenzo Cesareo, ex direttore sanitario dello spoke Cetraro Paola. Ma Vincenzo Cesareo è anche fratello di Tommaso, vicesindaco di Cennamo, da tre anni in competizione col sindaco perché il più forte della maggioranza e perché in relazione, dopo anni di contrasti, col redivivo Peppino Aieta.
Quest’ultimo, ormai tornato in campo a pieno regime, grazie all’inconsistenza di Mr. Bean/Cennamo, attacca tutti tranne il vicesindaco. Anzi, i due si scambiano complimenti tanto da sembrare piccioncini innamorati. L’ultima in ordine di tempo è stata la figuraccia che Peppino Aieta ha fatto rimediare al sindaco che aveva annunciato l’apertura immediata del Punto nascite di Cetraro. E Tommasino Cesareo, che la sera prima aveva esultato insieme al sindaco ha dovuto riconoscere, il giorno dopo, che “Peppiniellu mio” aveva ragione sconfessando il “suo” sindaco. Nessuna apertura immediata ma solo altro tempo perso.
Ma Cennamo, che ci sta a fare? E mentre tutto il mondo intorno va a scatafascio lui muto: non parla della dinamite, niente sul ragazzo accoltellato in discoteca, nulla sul ragazzo morto sulla statale 18, niente sui fiumi di cocaina che girano a Cetraro. Nulla di nulla, il nulla cosmico.
Solo tasse e tarantelle. Dopo aver succhiato sangue ai cetraresi con Irpef al massimo, rifiuti al massimo, acqua, mensa e trasporti scolastici ai massimi storici a Cetraro, alza le tariffe anche alle barchette che riempiono il porto turistico. Un porto quasi chiuso perché insabbiato fino all’altro giorno, senza un negozio, una gelateria o un bar, diventa per Cennamo occasione per incassare e salassare le piccole imbarcazioni. A Cetraro molti si chiedono il perché di questa operazione folle. A cosa servono i nuovi introiti? Chi li ha decisi? Cosa si vuole fare con il nuovo malloppo? Chi lo gestirà?
Domande a cui nei prossimi giorni daremo risposte.