Uno shock emorragico fatale. Per la morte in corsia di Santina Adamo, sono stati condannati ieri pomeriggio dal Tribunale di Paola i ginecologi Concetta Perri e Angelo Cannizzaro, nonché l’anestesista Alessandra Chidichimo difesi dagli avvocati Francesco Sapone, Nicola Annetta, Vania Ciresi e Roberto Deni. Sono stati condannati tutti e tre ad anno con pena sospesa e non menzione.
Mentre sono stati assolti dallo stesso Tribunale di Paola, come aveva del resto richiesto anche la Procura della cittadina tirrenica, l’ostetrica Loretta De Biase e l’anestesista Francesco Amoroso, difesi dagli avvocati Giuseppe Bruno ed Endrio Lapuista.
I cinque imputati erano stati rinviati a giudizio nel 2020. A processo è finito quindi il personale sanitario che aveva in cura la donna nell’ospedale di Cetraro.
Santino Adamo, come si ricorderà, è morta nel nosocomio dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. È deceduta al Iannelli a causa di una emorragia post parto. Ai sanitari è stato in particolare contestato il ritardo nella richiesta e somministrazione di sangue a fronte dell’emorragia post parto accorsa alla donna. L’ospedale di Cetraro aveva a disposizione solo una sacca. Il centro trasfusionale, a Paola, è distante 23 chilometri. Tra la prima e la seconda richiesta che sarebbero avvenuta a distanza di circa 40 minuti si sarebbe quindi perso tempo prezioso.
In ogni caso, avrebbe pesato e non poco la mancanza di sangue nel presidio. Un problema non di poco conto per un ospedale.
Santina Adamo viveva a Montalto Uffugo ma era originaria di Rota Greca ed è deceduta al “Gino Iannelli” il 17 luglio 2019. Da qualche giorno stava alloggiando a Fuscaldo e si era recata in ospedale in quanto accusava forti dolori. Quindi l’intervento d’urgenza nel reparto. La morte della donna sarebbe sopraggiunta a distanza di qualche ora dal parto naturale.
Ricordiamo che a seguito dei fatti ha chiuso i battenti il Punto nascita dell’ospedale di Cetraro, che a breve, dopo cinque lunghi anni, dovrebbe nuovamente riaprire da qui a qualche settimana. La famiglia di Santina Adamo ha ottenuto qualche mese fa, in riferimento alla vicenda, un risarcimento. Fonte: Gazzetta del Sud