Cetraro, parla Giovanni Rossi: “Caro sindaco, non puoi partecipare al Consiglio da remoto: lo dicono la legge e il nostro Statuto”

di Giovanni Rossi, ex presidente del consiglio comunale di Cetraro

Il sindaco di Cetraro ha diffidato il presidente del Consiglio dal volergli impedire di voler partecipare al prossimo Consiglio in videoconferenza paventando il ricorso all’autorità giudiziaria o al prefetto qualora il presidente si rifiuti di consentirgli questa possibilità.

Secondo il sindaco le leggi emanate durante il periodo emergenziale Covid che permettevano ai consigli comunali  di riunirsi in videoconferenza non sono state mai abrogate e zono tuttora applicabili..

Caro sindaco, le norme emanate durante il periodo emergenziale Covid sono leggi speciali ovvero che hanno efficacia relativamente a un periodo determinato e per questioni specifiche. Non necessitano di una abrogazione espressa: quelle norme non sono più applicabili. Tanto che se leggi il parere del Ministero dell’Interno avallato dall’Avvocatura generale dello Stato, il Ministero dice che nessuna norma impeidsce e vieta agli organi collegiali di riunirsi da remoto, solo che per percorrere tale strada devono avere un regolamento, cosa che manca nel nostro comune di Cetraro… Tant’è che quando in conferenza dei capigruppo è stata portata la proposta del gruppo di maggioranza del regolamento sulla videoconferenza la questione è stata bocciata. Bocciata non nel merito cioè sulla volontà o meno di prevedere tale facoltà ma per una questione preliminare da me sollevata.

Il nostro statuto è la carta fondamentale che ci autoregolamenta, è come se fosse la Costituzione del comune di Cetraro. E prevede che per modificare il regolamento del consiglio comunale debba essere convocata la conferenza dei capigruppo che funge da commissione esaminatrice. Quindi c’è un passaggio preliminare da fare, che ancora oggi non è stato fatto.

Ciò significa, caro sindaco, che secondo il nostro Statuto, secondo il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, tu non hai diritto di intervenire alla prossima seduta consiliare in videoconferenza. Puoi invece intervenire di persona, perché ovviamente nessuno te lo vieta, ma in videoconferenza no.

Che cosa ha prodotto dunque questa sciagurata lettera scritta da chi penso che non abbia superato nemmeno il primo esame del primo anno della facoltà di Giurisprudenza? Ha decretato la fine della tua carriera politica. Con questa lettera, caro sindaco, sono stati buttati nel cestino 40 anni di tua militanza politica, questo mi dispiace ma purtroppo siamo arrivati al capolinea.