Chi è quel caggio di Gentiloni?

Ci siamo, il caggio ha abboccato. Gentiloni tra poco potrebbe ricevere l’incarico di formare un nuovo governo da Mattarella. Gentiloni è il caggio giusto al posto giusto nel momento giusto. Colui il quale è stato designato al martirio, al suicidio politico, per poter permettere a Renzi di fare il grande ritorno. Un caggio. Perchè è chiaro che questo incarico lo renderà ancora più inviso agli italiani che hanno bocciato Renzi, lui, il PD e tutta la banda di papponi al seguito.

Ma non c’era alternativa, un caggio bisognava trovarlo. Serve un governo per varare una legge elettorale. E lui è il caggio prescelto. Se dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale del 24 gennaio, il suo eventuale governo non approverà subito una legge elettorale, la vedo nera per lui. Il tira a campare questa volta non è concesso. L’occhio degli italiani è puntato su questo. Questa volta non dovrà esserci nessun trucco e nessun inganno.

Ma chi è Gentiloni il caggio?

“Conosciuto dai più come titolare della Farnesina, chiamato nell’ottobre del 2014 dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi in sostituzione dell’allora ministro degli Esteri Federica Mogherini, nominata Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Gentiloni è un giornalista e politico di lungo corso, nato nel 1954 e discendente diretto della nobile famiglia dei conti Gentiloni Silverj. Laureato in scienze politiche, Paolo Gentiloni ha iniziato ad appassionarsi di politica durante gli anni universitari, passione che l’ha portato a frequentare assiduamente alcuni movimenti della sinistra extraparlamentare come il Movimento Studentesco di Mario Capanna e il Movimento Lavoratori per il Socialismo. Dopo una carriera da giornalista e direttore di testata, nel 1993 Gentiloni diventa portavoce e assessore al Turismo e Giubileo della giunta guidata dall’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli.

A cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, Gentiloni prende parte alla fondazione della Margherita, partito grazie al quale viene eletto deputato nel 2001. Successivamente Paolo Gentiloni viene rieletto nel 2006 e in quota governo Prodi diventa ministro delle Comunicazioni. In seguito, nel 2007, Gentiloni prende parte al comitato promotore nazionale del nascente Partito Democratico e proprio con il Pd viene eletto nuovamente deputato nel 2008.

Nel 2012 di candida alle primarie del centrosinistra come sindaco di Roma, ma viene battuto da Ignazio Marino e David Sassoli. Rieletto parlamentare nel 2013, nel 2014 diventa ministro degli Esteri in sostituzione di Federica Mogherini e ora, nel dicembre 2016, con ogni probabilità Presidente del Consiglio dei ministri”.