Clamoroso ad Amantea, annullata la nomina del prefetto: via la commissaria Greco

Forse è proprio vero che l’aria sta cambiando o, se preferite, che la ruota sta girando.

E’ di ieri la notizia che è stata clamorosamente sconfessata la decisione del pessimo prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, da tempo ammatassato con i poteri forti della nostra città, per il commissario nominato ad Amantea dopo lo scioglimento del Comune.

Tomao, come da scontatissimo copione, aveva nominato quella che ormai tutti definiscono la “first lady” della prefettura ovvero Emanuela Greco. E da Roma è arrivato il contrordine: via la Greco e i suoi due subcommissari.

Noi lo scrivevamo già il 21 gennaio scorso che questa tiritera delle nomine di Tomao alla signora Greco non poteva andare avanti.

Facevamo notare, in particolare, che ormai in provincia di Cosenza non ce n’era più per nessuno.

Il commissario Emanuela Greco

Ecco qualche passaggio di quell’articolo:

“… Serve un commissario prefettizio? Un paio di subcommissari? Ci pensa Emanuela Greco, la first lady della nostra Prefettura, già subcommissario a Cosenza e commissario a Spezzano Piccolo, Cassano e adesso anche ad Amantea. A Cosenza la ricordiamo per il ritardo-record nella proclamazione degli eletti e per la pessima gestione della sostituzione degli scrutatori nei seggi elettorali.

La Greco ha immediatamente chiamato Marco Ghionna, già subcommissario a Cosenza, costretto alle dimissioni per la sua vicinanza politica a Fausto Orsomarso, uno dei sodali politici di Occhiuto, che era diventata imbarazzante all’interno del Comune.

Ma la novità più appetitosa è l’esordio dell’avvocato Ugo Dattis, il dirigente uno e trino di Palazzo dei Bruzi fresco fresco di pensione. Di certo non si può dire che gli manchi l’esperienza e il fiuto per i trucchi del mestiere. La sua fama di “gran firmatore” ha travalicato i confini cittadini almeno quanto quella della sua passione per i Cavalieri del Santo Sepolcro e per il corpo dei vigili urbani, che sotto la sua gestione ha toccato il fondo.

La presenza del “trio” sarà fissa e giornaliera: insomma, fanno le cose in grande…”.

In questo mesetto di attività, la commissaria e i suoi delfini hanno scritto un comunicato al giorno, hanno fatto di tutto per farsi “amare” dalla cittadinanza ma, diciamocelo francamente, ormai questa manfrina della Greco e del prefetto ha iniziato a dare troppo nell’occhio e così Roma ha detto stop.

Una colossale figura barbina per il prefetto-parrucchino nonché faccia di bronzo e legato mani e piedi, come il suo predecessore Cannizzaro, allo strapotere di Mario Occhiuto il cazzaro.

Anche gli osservatori più distaccati hanno commentato che appare di tutta evidenza come la scelta operata dal prefetto non sia stata apprezzata. Ovviamente non ne conosciamo le motivazioni ma rimuovere un commissario e i suoi “sub” dopo neanche un mese, puzza lontano un miglio di “pastetta” rispedita al mittente.

A sostituire la commissaria Emanuela Greco, sarà il Capo di Gabinetto della Prefettura di Catanzaro Anna Aurora Colosimo, responsabile Area I Bis – Ordine e Sicurezza Pubblica.

Anna Aurora Colosimo è nata a Colosimi ed è stata componente della Commissione di accesso agli atti del Comune di Nardodipace poi sciolta per mafia e commissaria nei comuni di Tropea, Gerocarne e Cleto.