Un divieto di ingresso in Svizzera per i prossimi 20 anni è stato decretato dal Tribunale Amministrativo Federale svizzero nei confronti di Leo Caridi, un sessantenne del Reggino, residente fino al 2017 nel Cantone Vallese ed arrestato nel corso di un’operazione internazionale a Madrid. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e condannato più volte in Italia per reati legati alla criminalità organizzata e ritenuto capo di una cosca, è stato definito “una grave minaccia per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera”.
Dalle indagini effettuate l’uomo avrebbe lavorato regolarmente nel cantone presso un’attività collegata al settore immobiliare. In tre distinti cantoni però è stato condannato per ben quattro volte ed è stato attenzionato per essersi recato in Svizzera per ramificare un sodalizio criminale, infiltrandosi nel tessuto economico locale. Pertanto, il Tribunale Svizzero ha ritenuto “di interesse pubblico e legittimo” l’allontanamento ed il divieto d’ingresso del soggetto.