Corigliano-Rossano. Allarme criminalità, Stasi: “Non chiediamo impiegati ma servizi, presenza e diritti”

di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano

Cosa posso dire a degli uomini in divisa che, in pochissimi la notte, devono controllare un territorio di 350 km quadrati e che quotidianamente fanno del proprio meglio per garantire la nostra serenità? Nulla, se non sostenerli.
Ciò che non va bene é che per un territorio così esteso, con una economia così importante – e consentitemi, con istituzioni così impegnate nell’affermare principi di legalità al punto da intervenire su vicende bloccate da decenni -, ci siano così pochi mezzi e servizi dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Non parlo solo di repressione, parlo di presenza e di diritti.
Questo è ciò che ho detto entrando in Prefettura per il Comitato di Sicurezza convocato dal Prefetto, ed in soldoni é ciò che ho ribadito al tavolo, per il quale ho ritenuto doveroso essere accompagnato dal Presidente del Consiglio.

La vicinanza del Prefetto, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza in questi giorni è stata forte e molto importante. Oggi la presenza del Procuratore Capo di Castrovillari ha rappresentato un ulteriore elemento di attenzione che accogliamo con grande favore.

Noi siamo Istituzioni e ci fidiamo delle Istituzioni, ma le altre Istituzioni devono fidarsi di noi: vanno date risposte strutturali, le rassicurazioni non bastano più non a noi, ma alla comunità che rappresentiamo con impegno.
Non chiediamo “impiegati” affinché ci siano più persone a prendere il caffè la mattina; chiediamo servizi.

In altre Regioni d’Italia a Corigliano-Rossano ci sarebbe la Provincia, la Questura, la Prefettura ed il Tribunale solo per ciò che riguarda questi aspetti; da noi, invece, la presenza dello Stato ed in generale delle Istituzioni Pubbliche, negli ultimi anni é diminuita.
Non serve un sociologo, un criminologo, uno statista per capire che quando “i buoni” arretrano, i cattivi avanzano. E non basta la buona volontà di chi é rimasto per impedirlo. Credo che sia giunto il momento che a Roma ne prendano atto.
Nel ringraziarli, ho chiesto al Prefetto ed a tutti i presenti di farsi portavoce di queste istanze.