Corigliano-Rossano. Appalti e legalità, Viteritti: “Noi esempio nella lotta ai tentativi di infiltrazioni mafiose”

*Appalti pubblici e legalità, Viteritti: “Comune di Corigliano Rossano esempio nella lotta ai tentativi di infiltrazioni mafiose”*
_Le attente verifiche della giunta Stasi e dell’assessorato all’ambiente hanno prodotto esposti e denunce all’autorità giudiziaria per il modus operandi nei cimiteri della città e atti di revoca ad aziende appaltatrici di servizi_
CORIGLIANO-ROSSANO, 7 giugno 2024 – Legalità. È stato sempre questo il faro che ha guidato l’amministrazione Stasi negli ultimi cinque anni. E, senza tema di smentita alcuna, le azioni intraprese restano e resteranno nella storia della città di Corigliano Rossano per aver difeso e protetto la casa comunale dal malaffare e da condizionamenti.
È il caso della revoca dell’appalto per il servizio del verde pubblico alla cooperativa aggiudicataria per «possibili situazioni di infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società». Sulla base dei controlli serrati da parte dell’esecutivo Stasi anche il successivo appalto del verde pubblico è stato revocato, tra l’altro, per «dubbia integrità ed affidabilità professionale» della ditta aggiudicataria. In entrambi i casi le ditte non hanno nemmeno provato a fare ricorso al tar Calabria per l’annullamento dei provvedimenti di revoca.
Nell’ambito della depurazione, poi, l’Amministrazione comunale ha escluso dall’appalto e dichiarato la gara deserta per la partecipazione di un operatore economico, ché aveva omesso di dichiarare un decreto di rinvio a giudizio per reati di corruzione e concussione. La revoca da parte del settore ambiente del Comune di Corigliano-Rossano, ha consentito di preservare l’integrità  amministrativa per «i possibili condizionamenti che ne sarebbero potuti derivare sulle scelte e gli indirizzi». Infatti, successivamente  la ditta è finita nell’operazione Scirocco della Dda di Catanzaro.
Anche un appalto relativo alla manutenzione del manto stradale è stato revocato, nel corso di questi anni, perché dopo le verifiche richieste agli uffici, è risultato un unico centro decisionale tra ditte partecipanti: le ditte erano strettamente collegate. Come si ricorderà, sono stato vittima di pesanti minacce a seguito della mia attività politica, che di certo non hanno fatto arretrare di un solo millimetro né me né e la giunta Stasi dal perseguire il bene comune e l’esclusivo interesse della comunità.
Ricordo di aver subito un’intimidazione, per esempio, dopo aver messo mano alla regolamentazione dei cimiteri, per verificare ipotetiche cause di malaffare. Da quei riscontri sono emerse concessioni di suoli irregolari, cappelle in costruzione abusive, vendita illegale di loculi in cappelle private, tirocinanti della Regione Calabria illegittimamente assunti dalla ditta appaltatrice e fiorai davanti al cimitero con autorizzazioni irregolari.
In autotutela il Comune di Corigliano-Rossano ha ritirato le concessioni cimiteriali irregolari, demolito cappelle abusive, rimosso i tirocinanti della Regione Calabria dal cimitero di Corigliano, dichiarato l’inefficacia delle autorizzazioni dei fiorai davanti ai cimiteri di Corigliano e Rossano e sequestrato dei chioschi per quelli del cimitero di Corigliano. Ed ancora sono state bloccate le vendite illegali di loculi in cappelle private con relativa dichiarazione di decadenza dei concessionari ed è stato revocato il bando di gara sull’affidamento del servizio di illuminazione elettrica votiva nel cimitero comunale di Corigliano.
Da questi provvedimenti sono scattati esposti e querele da parte del sindaco Flavio Stasi e mia alla Procura della Repubblica, tra l’altro, su concessioni irregolari, costruzioni cappelle abusive o per i reati minaccia e diffamazione nei confronti di operatori economici irregolari al cimitero di Corigliano.
Anche altri atti intrapresi dall’Amministrazione comune sono finiti sotto la lente d’ingrandimento delle autorità inquirenti.
E tutto questo perché è stata sempre tenuta la barra dritta sulla legalità, pietra angolare dell’amministrazione Stasi che nell’ultimo quinquennio si è battuta per una Corigliano Rossano libera, laboriosa e onesta.
Damiano Viteritti