L’aspirante sindaca di Corigliano-Rossano, poco più di un anno fa, non contenta di avere già ampiamente infangato la sua città determinando lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune (all’epoca solo Corigliano), tirata per la giacchetta dal re dei parassiti (sociali) era ritornata… all’osso ma era stata rispedita al “mittente” con un bel calcio nel sedere. E a quanto pare soffre e non poco quando le si spiattella in faccia la verità dei fatti. Di conseguenza, oggi che è stata nominata addirittura assessore…, gliela ricordiamo, sottolineando che Iacchite’ ormai da anni non è più una testata “estranea” alla città di Corigliano-Rossano e che quando c’è stato da criticare Flavio Stasi lo abbiamo fatto e anche a muso duro. Ma tra lui e l’aspirante sindaca oggi assessore della giunta di famiglia di Occhiuto, non c’è paragone…
E così alla fine il centrodestra si è fatto scegliere il candidato a sindaco… da Occhiuto, l’ennesima dimostrazione di inconsistenza totale e che contano come il due di briscola di Ernesto Rapina-Rapani, detto anche “assegno a vuoto” per le sue indubbie capacità nell’arte del “cabriolet”, di Gianluca Gallo cedrone, detto anche “Turano, anche questa volta ti candidi la prossima volta…” e compagnia bella.
Comunque alla fine il pesce puzza dalla testa, e quindi Robertino non poteva fare scelta migliore: da mesi non si fa altro che parlare di Santa Pasqualina, presunta assolta nei processi di mafia che hanno fatto sciogliere (vergogna imperitura) il Comune di Corigliano Calabro per mafia, boccone amaro soprattutto per la destra locale che fa presenza alle conferenze stampa ma poi sputa veleno appena gira l’angolo e corre da… Stasi!
Ma come si fa nel 2024 e persino adesso nel 2025 (per la… Regione), dopo lo scioglimento per mafia, a candidare e addirittura a nominare assessore una alla quale hanno confiscato definitivamente per mafia il lido di famiglia appena qualche mese prima delle elezioni? Già, perché quella della assoluzione è una barzelletta che soltanto certi magistrati potevano rendere realtà, e lo sappiamo bene. Magistrati – beninteso – che possono darsi la mano con quelli che hanno tenuto fuori dall’operazione Santa Tecla personaggi del calibro di Pietro Paolo Oranges e del gioielliere “Curto” tanto per citare i più in vista perché ce ne sono ancora altri.
Ma torniamo ai beni degli Straface. A seguito della condanna definitiva per associazione mafiosa dei fratelli Straface, sono stati confiscati perché beni della criminalità organizzata, una confisca confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro nel 2020, ulteriormente confermata dalla Corte d’Appello di Salerno dopo il ricorso di fratello, sorella, nipoti e cognati di Pasqualina Straface ed infine confermata il 27 settembre 2023 dalla Corte di Cassazione, che ha condannato gli Straface anche alle spese processuali.
Ma non è finita. Nel febbraio 2022 quindi poco più di due anni orsono, lo Snoopy, lo storico lido della famiglia Straface, formalmente intestato alla cognata del “candidato del presidente” e consigliere regionale nella maggioranza di Occhiuto, ha ricevuto l’interdittiva antimafia del Prefetto. Contro l’interdittiva antimafia gli Straface avevano ovviamente proposto ricorso, ma senza provare a dimostrare che il lido non era riconducibile alla criminalità organizzata, visto che è impossibile, ma puntando tutto sulla presunta separazione legale dei coniugi, cioè il fratello e la cognata della consigliera regionale. Peccato che da una perquisizione dei carabinieri del 3 dicembre 2021, era uscito fuori che la separazione era fittizia, in quanto i due continuano a convivere. Di conseguenza lo Snoopy era degli Straface e quindi è stato confiscato.
Questi sono fatti, altro che assoluzioni.
Complimenti signor vicesegretario nazionale di Forza Italia, davvero una ottima scelta. Ma non è finita, perché sembra ci siano ancora in ballo sentenze della Corte dei Conti e sequestri preventivi sui quali indagheremo e che tireremo fuori.
A questo punto viene da porsi una domanda: a prescindere dalle elezioni di giugno 2024, alle quali comunque Stasi, con tutti i difetti che può avere, votato anche dalla destra, ha asfaltato gli Straface, non bisognerebbe andare a verificare i voti che Robertino ha preso a Corigliano-Rossano alle scorse regionali e anche alle ultime? Qualcuno finalmente andrà ad indagare al riguardo, oppure le persone per bene che vogliono fare politica devono continuare a subire questo trattamento? Prima o poi la pacchia finirà. Niente dura per sempre manco se si chiama… Occhiuto!
Lettera firmata









