Corigliano-Rossano, chi è il “prefetto di ferro” che traghetterà alla Città unica

Domenico Bagnato, il Commissario

Domenico Bagnato, 74 anni reggino, è il commissario designato dalla Prefettura di Cosenza per traghettare le città di Corigliano e Rossano al progetto di fusione e quindi di Comune unico sancito dal referendum del 23 ottobre dello scorso anno. Si insedia ufficialmente proprio oggi, il 31 marzo.

Il prefetto Bagnato vanta un curriculum di tutto rispetto. Questi alcuni degli incarichi rivestiti nel recente passato: commissario capo della Polizia di Stato a Crotone per oltre un decennio; commissario di governo per l’emergenza ambientale in Calabria, ha collaborato con il prefetto Corrado Catenacci, commissario per la Regione Campania; commissario prefettizio in diversi comuni, fra cui Marina di Gioiosa Jonica, Siderno e Rosarno; capo di gabinetto alla Provincia di Reggio Calabria con il presidente Giuseppe Raffa. Commissario anche in alcuni comuni sciolti per mafia.

Ricordiamo che, secondo indiscrezioni, il Commissario dovrebbe essere coadiuvato da due sub commissari che, con ogni probabilità, saranno della Prefettura di Cosenza. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.

Nella lunga carriera di Bagnato e soprattutto all’epoca in cui rivestiva la carica di commissario per l’emergenza ambientale, ci sono anche due inchieste giudiziarie, dalle quali è uscito senza alcuna conseguenza. Si tratta di “Poseidone” ovvero dell’inchiesta sulla depurazione che fu iniziata e portata avanti da Luigi De Magistris prima che scoppiassero i famigerati veleni nella procura di Catanzaro e di “Black Mountains”, scaturito dall’inchiesta della Procura di Crotone che nel 2008 portò al sequestro di 18 siti a Crotone, Cutro e Isola Capo Rizzuto.