Corigliano-Rossano, ecco i veri motivi della deriva degli ospedali

COMUNICATO STAMPA

Ecco i veri motivi per cui l’ospedale di Corigliano è stato defraudato dei reparti di Ortopedia, Chirurgia generale, Otorinolaringoiatria ed a breve stessa sorte toccherà alla divisione di Ostetricia e ginecologia

Mi piacerebbe sapere oggi cosa ne pensano i vari sostenitori di tale insensata e frettolosa scelta, ricordo che tra i primi sostenitori si annoverava al tempo il dott. Massimo Scura, ed ex consiglieri regionali rossanesi. La loro tesi: i reparti trasferiti a Rossano, avrebbero goduto dell’ottimo supporto, dell’assistenza specialistica decisiva da parte della divisione di terapia intensiva e rianimazione sita a Rossano. Tale augurio, si è dimostrato nel tempo non veritiero, letale per il Guido Compagna prossimo alla estinzione.

Vi dico il motivo: nel primo pomeriggio recatomi al Pronto soccorso del Guido Compagna per problemi di un amico, ho potuto constatare, poiché presente, che a un paziente traumatizzato, dopo indagini radiologiche scrupolose eseguite presso il nostro nosocomio, venivano diagnosticate: frattura del bacino, in più fratture multiple, da non ritenerle letali. Il paziente, dopo essere stato immobilizzato e messo al sicuro da eventuali complicanze, veniva avviato dal medico del pronto soccorso, al trasferimento tramite ambulanza attrezzata (un infermiere ed un medico) presso la divisione di Ortopedia e traumatologia dell’Annunziata di Cosenza.

Questi trasferimenti presso altre strutture ospedaliere da tempo sono una routine, eppure avevano motivato il trasferimento dei suddetti reparti presso il Giannettasio sicuri, poiché supportati dall’ausilio della Rianimazione e terapia intensiva e che avrebbero messo un freno ai trasferimenti presso altre strutture sanitarie di pazienti affetti da patologie ortopediche. Tutto falso!

Se, a breve, la stessa sorte toccherà alla divisione di Ostetricia e ginecologia, non meravigliatevi, anche perché qualche sanitario che opera nel suddetto reparto ha dichiarato di sentirsi sicuro se gli interventi chirurgici inerenti la branca ginecologica ed ostetricia si eseguano presso l’ospedale di Rossano. Motivo, sempre lo stesso refrain: il supporto determinante della Rianimazione.

Infine, se qualcuno volesse rendersi conto dei progressi, delle condizioni dei reparti inerenti la branca chirurgica trasferiti a Rossano, basta che vi si rechi. Ortopedia ed otorino dai circa 750-800 interventi chirurgici annui che venivano eseguiti da questi quando erano allocati al Guido Compagna sono passati a numeri ridicoli, per non contare i limiti, gli spazi, le stanze dei degenti quando vi sono, i servizi igienici, i divieti imposti all’ottimo primario dott. Mellea Franco. Siamo arrivati al punto che pazienti affetti da ipertrofia adenotonsillare dopo lunghe file di attesa (dai 6 agli 8 mesi) sono costretti ad andare ad operarsi all’ospedale di Crotone e al reparto di Otorino dell’ Annunziata.

E ancora, chi l’ha voluto il trasferimento dei reparti sopra citati? A quale parte politica, è convenuto? Per non parlare della classe politica coriglianese, compreso il sindaco di allora ed i coriglianesi, i quali, ancora una volta, si sono comportati da ignavi. Correre ai ripari adesso, al di là delle solite sparate propagandiste ed a dispetto dei campanilismi, è compito dei nostri ben quattro onorevoli, tra cui uno di questi, membro della commissione servizi sociali e sanità, ad occuparsi dell’iter del costruendo ospedale unico.

Movimento Centro Storico Corigliano- Giorgio Luzzi