Corigliano-Rossano, gli affari d’oro (e a vigna) dei Lucisano con il box e il lounge bar sul lungomare

Gli affari dei Lucisano senior e junior

Abbiamo qualche messaggio da “girare” alla cortese attenzione del neosindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi. Si tratta in particolare di vicende che riguardano un ormai storico “traffichino” delle vicende rossamesi, che risponde al nome di Pietro Lucisano, noto pallone gonfiato della politica jonica, legato sia al generale Graziano (per il quale ha fatto il galoppino nell’ultima tragicomica campagna elettorale) sia al “mammasantissima” cosentino Ennio Morrone. Rossano, per decenni purtroppo, è stata una città sempre in mano a maneggioni, corrotti e truffatori, e per decenni sono andate avanti le grandi manovre dei soliti noti. Le nostre fonti ci hanno consentito di scrivere già due anni fa che c’erano famelici appetiti per il bando riguardante l’assegnazione del box sito sul lungomare. Una postazione strategica in vista dell’estate.

Bene, nel 2017 il bando é stato vinto dal proprietario del ristorante “L’Apocalisse”, che subito ha “stampato” un altro ristorante. Così c’era scritto sulle carte ma in realtà tutta questa operazione ha un nome ed un cognome. Di conseguenza, si scrive “L’Apocalisse” di Celestino ma si legge Pietro Lucisano. Sì, perché il proprietario dell’Apocalisse é soltanto un prestanome del più famoso faccendiere della politica rossanese, un soggetto che cambia casacca ad ogni soffio di vento e che viene pagato a peso d’oro per i suoi squallidi servizi.

L’esito del bando era così scontato che il proprietario del ristorante aveva già messo oltre 50 tavolini senza avere ancora tutti i requisiti. Il papà di Lucisano, alla fine, gestisce le gare che vince il figlio sottobanco…
In tutto questo, la magistratura è in vacanza e questi volponi legati ad ambienti che definire poco chiari è quasi un eufemismo continuano a fare affari d’oro. Quante persone sapevano di questo bando? Nessuno, come al solito. E come giustificare il fatto che l’anno scorso questi signori hanno aperto anche un lounge bar che si chiama “Riva”? Con quale autorizzazione? All’epoca, prima della fusione, commentavamo che Rossano era la città di Candiano e Lucisano, adesso speriamo vivamente che il nuovo sindaco metta la parola fine a questi giochetti indegni.

La gente è incazzata perché Lucisano, con le sue magagne, si è aggiudicato quel box per pochi euro all’anno, praticamente gratis, quando invece doveva essere assegnato tramite gara pubblica. Con tutto il contorno di lounge bar e altro. 
L’auspicio dei cittadini, che non facciamo fatica a rendere nostro, è che Stasi controlli tutte le autorizzazioni, le delibere e le aggiudicazioni sul territorio: è tempo di finirla. Non può lavorare soltanto chi ha le mani in pasta nel malaffare. A futura memoria.