Corigliano-Rossano, la beffa dell’accordo Simet-Birs. Faisa Cisal: “Auguriamo ogni bene ai lavoratori ma c’è amarezza per chi è rimasto indietro”

COMUNICATO STAMPA FAISA-CISAL 
— AUGURIAMO OGNI BENE AI LAVORATORI, MA C’E’ AMAREZZA PER CHI è RESTATO INDIETRO —

Si è svolto l’esame congiunto sull’operazione di affitto di ramo di azienda recentemente annunciata dalle aziende interessate, Simet e Busitalia Rail Services S.r.l. (BIRS).
È stata per noi l’occasione di avere chiariti aspetti che ci risultavano non del tutto definiti ed essere notiziati su altri, importanti dettagli dell’accordo.
Ciò che abbiamo potuto apprezzare è stata l’onestà con la quale i due rappresentanti della BIRS hanno illustrato il percorso intrapreso dalle due realtà societarie, unitamente al fatto che non si sono sottratti dal fornire risposte ai nostri interrogativi.

Pur nel dare pubblicamente atto di ciò, dobbiamo tuttavia confermare l’amarezza che da rappresentanti dei lavoratori abbiamo provato nel vedere estromessi da questa operazione commerciale i lavoratori licenziati dalla Simet, con la procedura collettiva, nel settembre 2022. L’auspicio è che l’estromissione sia “temporanea”, relativa alla sola prima fase.
Abbiamo chiaramente rappresentato ai nostri interlocutori il disappunto rispetto al metodo osservato nel percorso che ha poi portato all’accordo, durante il quale il sindacato, in maniera del tutto ingiustificata, è stato lasciato fuori dalla porta. Ci siamo quindi premurati di segnalare come i rappresentanti dei lavoratori non possono essere sostanzialmente “imbrigliati” nella fase evolutiva di procedure di una tale importanza, salvo poi interessarli all’atto dell’esame congiunto, che peraltro è previsto dalla legge, che si traduce per il sindacato in una mera “ratifica” di scelte già operate da terze parti.

Il confronto, franco e leale, produce solo e sempre risultati positivi. Non averlo assicurato nei termini che il caso suggeriva è stato, a nostro avviso, un grave errore. Ed al tavolo abbiamo difatti annunciato che non accetteremo più confronti “postumi” e privi di un senso compiuto che dia valore al ruolo sindacale, che è poi quello di dare voce ai lavoratori.

L’incontro ci ha consentito di rinnovare ai lavoratori destinatari del licenziamento Simet la nostra vicinanza, confermando l’impegno della Faisa-Cisal a monitorare gli sviluppi dell’intesa Simet-BIRS, che auspichiamo produca per loro nuove opportunità di impiego.

Il ruolo che ci compete, che fa – o “dovrebbe” fare – un po’ il paio con quello della politica ci spinge a chiedere a quest’ultima, tanto a livello regionale quanto nazionale, di annotare nell’agenda del governo la ricollocazione dei lavoratori rimasti indietro. Tutti dobbiamo fare nostra l’idea di traguardare questo obiettivo, per senso di responsabilità e per rendere apprezzabile un impegno, verso chi reclama tutele, che non sarà altrimenti tale ma risulterà una mera, perenne ed inutile (se non anche strumentale) propaganda di parte.