Corigliano-Rossano, l’asta “pilotata” di Fanny&Luisa

Luisa Faillace

La vicenda attiene alla vendita giudiziaria avente ad oggetto l’immobile sito in Cassano allo Ionio alla via G. Amendola… asta del 15-11-2018, procedura esecutiva n. 18/1987, nell’ambito della quale Luisa Faillace ha svolto di fatto il ruolo di professionista delegato al posto del fratello, avvocato Livio Faillace, al quale invece era stato attribuito formalmente l’incarico.

Dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate emergono i rapporti collusivi tra la Faillace e l’avvocato Fanny Carmela Malomo, volti a favorire l’assegnazione del bene a Piero Gaudiano, figlio del debitore e cognato della stessa Malomo…

Luisa Faillace rivela a Fanny Malomo l’informazione coperta da segreto d’ufficio circa l’offerta presentata da Giuseppe Rango, evidenziando che l’interessato si era presentato in studio senza preavviso e che, perciò, era stata obbligata a ricevere l’offerta… Discute con la Malomo circa l’opportunità di rilanciare sull’offerta dell’altro partecipante; evidenzia di aver fatto intendere a Giuseppe Rango che i proprietari erano interessati all’asta e di avergli riferito inoltre che vi erano altri acquirenti interessati; istiga la Malomo ad avvicinare il partecipante…

La Malomo, dando seguito all’accordo con la Faillace, la informa che, tramite una terza persona, era riuscita ad “avvicinare” Giuseppe Rango da cui aveva ottenuto la promessa che non avrebbe fatto rilanci… La stessa Malomo rappresenta che all’asta avrebbe presenziato anche Piero Gaudiano, pur essendo l’offerta presentata a nome della moglie, Rosamaria Malomo, al fine di far meglio intendere a Rango la riconducibilità dell’offerta a Gaudiano… In ogni caso, la Faillace rassicura l’interlocutrice affermando che, in sede di asta, avrebbe comunque fatto in modo di far evincere la presenza di Piero Gaudiano quale figlio del debitore esecutato, confermando l’assenza di ulteriori offerte… Al termine della conversazione la Faillace riferisce alla Malomo di avere provato, ma senza riuscirci, a controllare l’offerta di Rango esaminando la busta in controluce, e la invita perciò ad effettuare un rilancio…

L’eclatante collusione tra le indagate ha trovato ulteriori conferme nei comportamenti successivi e segnatamente

– nell’intesa tra le due e che la Malomo non comparisse nel verbale di seduta, per non dare adito ad eventuali osservazioni da parte dell’avvocato del creditore procedente ed anche da parte del giudice dell’esecuzione.

– Nelle preoccupazioni manifestate dalla Malomo in relazione alla sottoscrizione della lettera di accompagnamento al verbale di assegnazione da parte di Luisa Faillace in luogo del fratello Livio, professionista delegato alla vendita.

Quanto poi al profilo soggettivo, deve rilevarsi come la Faillace abbia avvertito la Malomo di mantenere riservata la circostanza delle sue propalazioni… e le abbia altresì manifestato preoccupazione per averla informata, in passato, circa l’interesse alla procedura di tale Russo…

Oltre all’evidente piena coscienza e volontà delle condotte criminose poste in essere, discendono elementi che consentono di ricostruire la spiccata tendenza a delinquere di Luisa Faillace, con riflessi sulle esigenze cautelari.

Quali elementi di riscontro ulteriore rispetto alle ipotesi accusatorie si pongono gli esiti degli accertamenti di Polizia Giudiziaria concorrenti:

la partecipazione all’asta di Rosamaria Malomo e Giuseppe Rango;

il rapporto di coniugio tra la prima e Giovambattista Gaudiano;

la identificazione di quest’ultima nel Piero Gaudiano, figlio del debitore, a cui si fa riferimento nelle conversazioni intercettate…

CONCLUSIONI

Sussistono, in capo a Luisa Faillace, gli elementi integrativi del delitto di turbativa d’asta poiché in più occasioni ha propalato informazioni coperte dal segreto d’ufficio con conseguente turbamento del regolare svolgimento della procedura; ha istigato Fanny Carmela Malomo affinché si procedesse ad avvicinare l’altro partecipante Giuseppe Rango per dissuaderlo dall’effettuare rilanci sull’offerta depositata; quanto sopra sulla base di una collusione con Fanny Malomo, che pertanto concorre nel reato di turbativa d’asta.

Del resto, Fanny Carmela Malomo, a sua volta, ha istigato il cognato Piero Gaudiano ad avvicinare, tramite una persona non individuata, l’altro offerente Giuseppe Rango per dissuaderlo ad effettuare rilanci sull’offerta, con conseguente concorso dei primi due, nonché dello stesso Rango, che prestava consenso… Sotto altro profilo, le condotte propalative di Luisa Faillace integrano il delitto di utilizzazione di segreti d’ufficio con il concorso morale, di tipo istigatorio, di Fanny Carmela Malomo.