Sabato 1° aprile all’ospedale di Rossano, La Base ha organizzato un presidio con i familiari delle vittime, Eugenio Bisogni e Marta Azzaro. Eugenio è il ragazzo di 29 anni morto all’ospedale Giannettasio di Rossano perché non si trovava una barella qualche settimana fa, Marta è la ragazza di 17 anni deceduta dopo le dimissioni dall’ospedale Guido Compagna di Corigliano, il 16 gennaio.
Le morti in ospedale sono colpa dello Stato!
SABATO 1 APRILE PRESIDIO ALL’OSPEDALE GIANNETTASIO DI ROSSANO PER CHIEDERE GIUSTIZIA PER LE MORTI DI MALASANITÀ.
Come si può morire a 29 anni dopo ore di attesa in ospedale?
Come possiamo ritrovarci vittime nei luoghi preposti alla cura e alla preservazione delle nostre vite?
Ce lo stiamo ancora domandando e ce lo chiediamo da troppo tempo, per Eugenio, per Marta, per tutte le persone calabresi morte a causa di un diritto negato.
Quando non esiste il diritto alla salute è direttamente minacciato il diritto alla vita.
Non vogliamo più vedere esistenze spezzate, non vogliamo più veder disseminate famiglie distrutte.
Il Governo ha fallito e continua a volerci polmone economico di privati e di altre regioni con un piano di rientro che ha lasciato solo strutture vuote e malasanità, la Regione continua a mantenere i propri equilibri sui potentati della sanità privata.
Siamo stanchi e stanche delle morti in ospedale, vogliamo giustizia per le vittime. Giustizia e dignità per i familiari e, più semplicemente, vogliamo che le nostre vite siano tutelate e che non ci siano altri morti nelle mani di uno Stato assente.
Per rivendicare la fine di questo disastro Sabato 1 Aprile alle ore 10:00 ci ritroveremo insieme alla famiglia di Eugenio Plastina a Rossano, davanti l’ospedale Giannettasio dove Eugenio ha perso la vita il 15 Marzo.
Insieme per Eugenio e per tutte le vittime della malasanità.
Vogliamo giustizia.
Vogliamo il diritto alla salute.
LA BASE COSENZA