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di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano
Per capire quello che sta succedendo in queste settimane, bisogna immaginare un gruppo dirigente Enel, che per mesi ha costruito un percorso condiviso col Comune e con la Regione, concordi nel proporre un progetto di rilancio sostenibile per la centrale Enel di Corigliano-Rossano.
Un percorso costruito con decine di riunioni e che aveva finalmente svoltato approfittando di un bando basato su fondi a valere sul PNRR grazie al quale per la prima volta, dopo decenni di tentativi, cβera la possibilitΓ di convogliare sul sito dei fondi pubblici.
Operazione riuscita: a metΓ febbraio, segnatevi la data, Enel presenta la propria proposta al bando della Regione Calabria. Il 30 marzo la regione Calabria pubblica gli esiti del bando, ed il progetto di Enel, denominato βRossano Green Hydrogenβ, risulta vincitore con un contributo di 14 milioni di euro.
Eβ una atto storico a coronamento di un percorso che includeva piΓΉ tasselli: le demolizioni, il lungomare, lβintegrazione urbanistica, i treni ad idrogeno ma soprattutto lβoccupazione. GiΓ perchΓ¨ quello della centrale ad idrogeno non solo era lβunico progetto sostenibile, ma avrebbe garantito anche decine di posti di lavoro. Tecnici, operai, ingegneri, ricercatori.
Sapete che significa rinunciare a tutto questo con il pretesto della “poca redditivitΓ‘”?
Che la politica aziendale Γ¨ tornata quella del tempo in cui Enel ha tentato di rifilarci progetti eco-devastanti, con profitti enormi per se stessa mentre tutti i costi venivano scaricati sulla comunitΓ .
Per una volta la logica avrebbe potuto essere diversa, con un percorso condiviso e con costi e benefici condivisi, con prospettive di sviluppo a lungo termine: questa era lβidea sulla quale le istituzioni ed il vecchio management (che di certo non faceva beneficienza) avevano lavorato insieme, ma evidentemente si tratta di logiche troppo sostenibili e moderne per lβattuale assetto di potere politico-aziendale.
E ora cosa succederΓ ? Dopo aver fatto perdere milioni e posti di lavoro, Enel si rimetterΓ in attesa come negli ultimi decenni, ed alla prima occasione proverΓ a rifilarci nuovamente progetti iper-speculativi senza alcuna ricaduta positiva sulla nostra comunitΓ , come ha provato a fare con il campo solare – istanza del 12 gennaio 2022 – con il quale avrebbe occupato ettari di territorio senza nemmeno un posto di lavoro.
Se questa Γ¨ la logica, probabilmente il nuovo management potrΓ rimangiarsi anche gli altri impegni, e tutto questo ha responsabilitΓ politiche ben precise che resteranno scolpite nella storia della nostra cittΓ , soprattutto di chi dovrebbe rappresentare il territorio negli uffici romani e che avrebbe dovuto accamparsi davanti a Palazzo Chigi per impedire che ciΓ² avvenisse (e di certo non sarebbe rimasto solo), ed invece β da tipico rappresentante nostrano disposto a tutto pur di salvaguardare la poltrona β continua a fare lβavvocato del governo sul territorio.
Io non so cosa questi signori abbiano potuto dire ai rappresentanti dei lavoratori e con quale coraggio lo abbiano fatto, cosΓ¬ come ormai mi appassiona poco il tentativo sempre piΓΉ imbarazzante di discolparsi o di distogliere lβattenzione su questa tematica come sul Tribunale e sulle infrastrutture, ma ho una certezza che affiora chiaramente dagli ultimi decenni di storia politica della nostra cittΓ : i politici, come Γ¨ giusto che sia, possono avere momenti di maggiore o minore gradimento in base al periodo, Γ¨ fisiologico, ma i tradimenti profondi la nostra comunitΓ non li ha mai dimenticati, non li ha mai perdonati.
Ecco la nota integrale β‘οΈ https://shorturl.at/bdfFO