Corigliano-Rossano tira il fiato e anche un sospiro di sollievo. Ieri notte il sindaco Flavio Stasi ha annunciato che i casi positivi riscontrati rimangono 18 (13 dei quali ricoverati) e non c’è stata un’impennata del contagio, dal momento che i pazienti positivi sono sempre parenti e contatti stretti dei già contagiati.
L’appello della notte scorsa, pertanto, è andato nella direzione di spiegare alla sua gente che mai come adesso è importante evitare che si diffonda il contagio in quelli che vengono definiti “punti vulnerabili” ovvero case per anziani ed ospedali. E a tale proposito, dimostrando ancora una volta grande lucidità, ha ribadito che l’ospedale di Corigliano-Rossano non è Centro Covid-19 a differenza, per esempio, di Cetraro, dove il sindaco – invece di evitare la mattanza in atto (soprattutto di persone che non hanno il virus: siamo già a 3 pazienti negativi morti) e il contagio degli operatori sanitari (un medico e un’infermiera) – continua a mantenere un atteggiamento ambiguo sinceramente deprecabile.
Stasi invece ha ribadito che fino a quando non ci saranno misure di sicurezza assolute e garantite, a Corigliano-Rossano non resterà nessuno dei contagiati. Ha detto anche che spera che i lavori in corso per la sicurezza finiscano presto ma ha lasciato intendere che se non toccherà con mano la “serietà” di questi lavori non permetterà mai che nello spoke di Corigliano-Rossano vengano ricoverati pazienti Covid.
Il sindaco, infine, ha confermato la sospensione di tutti i pagamenti in corso a carico dei cittadini.