Coronavirus, 18° giorno. Calabria, 9 i casi positivi. La situazione negli ospedali

Con appena 9 casi positivi su due milioni di abitanti, la Calabria resta tra le Regioni meno colpita dall’epidemia di Coronavirus che sta flagellando l’Italia: soltanto la Basilicata ha meno casi complessivi (sono quattro), ma ha un quarto degli abitanti (appena mezzo milione). Persino la minuscola Valle d’Aosta (125 mila residenti), è schizzata a 9 casi accertati, nonostante un numero bassissimo di tamponi (appena 41). In Calabria, invece, i controlli si stanno facendo eccome: abbiamo davvero pochi casi positivi (9) sul numero dei tamponi effettuati (113), una delle percentuali più basse d’Italia.

COME STANNO I PAZIENTI POSITIVI AL CORONAVIRUS

Nel corso della notte si è registrato il primo ricovero in terapia intensiva all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Sono cinque in totale, comunque, i pazienti ricoverati. Due pazienti sono ricoverati all’ospedale Pugliese di Catanzaro e tre all’ospedale dell’Annuniziata di Cosenza.

Al Pugliese il 67enne di Catanzaro ricoverato nei giorni scorsi è in buone condizioni. Ieri mattina è stato ricoverato un paziente di Vibo (positiva anche la moglie, che però non è ricoverata) per complicanze – comunque non tali da collocarlo in terapia intensiva – dovute alle sue condizioni fisiche. L’uomo era rientrato dal Lodigiano. 

All’Annunziata sono ricoverate tre persone nel reparto di Malattie infettive. Si tratta di una coppia, marito e moglie, originaria di Tarsia ma residente a Rende. L’uomo, 65 anni, aveva partecipato il 28 febbraio ad una riunione di informatori scientifici a Lamezia e subito dopo aveva avvertito sintomi febbrili e tracce evidenti di patologie polmonari. Secondo quanto si apprende, le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime ore ed è stato trasferito nel corso della notte in Terapia intensiva. 

Il terzo ricoverato è un pensionato 78enne residente a Corigliano-Rossano, che probabilmente è stato contagiato dopo aver partecipato ad un funerale di un congiunto a Mirto Crosia.

In isolamento domiciliare si trovano quattro persone. Il paziente di Reggio, un docente di Agraria, è stato dimesso sabato dagli Ospedali Riuniti. Il paziente è stato ricoverato per 5 giorni e poi è stato dimesso, in buone condizioni, con prescrizione di isolamento sociale.

Quanto al paziente di Cetraro, 70 anni, il primo caso positivo registrato in Calabria, sta bene e tra qualche giorno i medici ripeteranno il tampone. Il paziente continua a dializzare all’ospedale di Cetraro, accompagnato in autoambulanza dal 118 e ormai dializzerà a Cetraro fino alla fine della pandemia, visto anche che dove dializza al Nord, a Casalpusterlengo, sono ormai tutti o quasi positivi.

Complessivamente in buone condizioni anche la moglie del contagiato di Vibo Valentia, che al contrario del marito non è ricoverata e si trova in isolamento domiciliare. E così pure la moglie del paziente 67enne di Catanzaro. 

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI: CATANZARO

Intanto, all’ospedale Pugliese di Catanzaro sono stati bloccati tutti i ricoveri ordinari, visto e considerato che ci sono due casi positivi e c’è una certa apprensione. L’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” ha deciso di reclutare per fronteggiare il Coronavirus a Catanzaro, fino al 30 aprile prossimo, 10 infermieri e 5 operatori socio sanitari attingendo da graduatorie vigenti per queste figure per “fare fronte alla situazione di emergenza dovuta al Coronavirus“. Lo prevede una delibera del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera, Giuseppe Zuccatelli, che recepisce una proposta dell’area aziendale Risorse umane, in considerazione del fatto che l’ospedale di Catanzaro è “centro di riferimento per tutta la regione Calabria” per il Covid-19 e in considerazione dell’”evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi sul territorio regionale”. Nella delibera si specifica che “l’emergenza impone deroghe rispetto alle procedure ordinarie di assunzione, in quanto presso il presidio ospedaliero ‘Pugliese’ è stato registrato un episodio di Covid 19, accertato attraverso specifici esami di laboratorio, dal quale deriva la necessita di far fronte in situazioni di emergenza con personale dedicato”.

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI: REGGIO CALABRIA

Gli Ospedali Riuniti di Reggio sono pronti ad ogni evenienza, nonostante la situazione sia completamente sotto controllo: è pronta l’ordinanza che prevede il blocco di tutte le attività sanitarie ambulatoriali, chirurgiche e diagnostiche che possono essere differite senza nocumento per il paziente, si continuerebbe solo con le cure per i pazienti oncologici e gli interventi urgenti. Ma l’ordinanza è ferma sulla scrivania del commissario e sarà firmata soltanto all’occorrenza. Le autorità sanitarie hanno comunicato che ieri sono stati effettuati 27 tamponi e non sono stati riscontrati nuovi casi di contagio da covid-19. L’unico caso riscontrato rimane quindi quello del prof di Agraria dimesso comunque sabato e ora in isolamento domiciliare.

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI: COSENZA

All’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, invece, per il momento fa notizia soltanto la clamorosa assenza dei vertici dell’Azienda Ospedaliera, il direttore generale Giuseppina Panizzoli e il direttore sanitario Simonetta Bettelini, che anche in questo weekend sono volate a… Bergamo! Voci ancora non confermate riferiscono che entrambe sarebbero state sottoposte a tampone nella giornata di ieri, dopo essere rientrate a Cosenza nelle ore della grande fuga dalla Lombardia.

Al momento, comunque, non c’è emergenza: la situazione calabrese è molto più simile a quella di tanti Paesi in cui l’epidemia non è arrivata, rispetto al Nord Italia provato dall’emergenza. Da un lato è doveroso continuare a prepararsi in modo precauzionale per un’eventuale emergenza, dall’altro è d’obbligo prevenire l’arrivo dell’epidemia in Calabria isolando la Regione da contatti con le zone a rischio, a partire da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E tutti sanno che questa è la circostanza che desta maggiore preoccupazione.