Coronavirus, 21° giorno. Calabria, 16 pazienti ricoverati, 16 in isolamento, 1 guarito

Sono 33 i casi positivi di coronavirus in Calabria secondo i dati della Protezioen Civile. Nell’ultimo bollettino la situazione è la seguente: 13 pazienti si trovano ricoverati con sintomi, ai quali si aggiungono 3 pazienti in Terapia intensiva, dei quali due all’Annunziata di Cosenza, e un altro al Pugliese di Catanzaro. Il terzo non compare nei dati della Protezione Civile perché la comunicazione del Pugliese è arrivata dopo l’inizio della conferenza stampa di Borrelli. I pazienti in isolamento domiciliare sono saliti a 16 mentre alla voce “guariti” troviamo un solo paziente perché il paziente 70enne di Cetraro, il primo caso calabrese, si trova ancora in isolamento domiciliare insieme alla moglie, anch’essa risultata positiva. Al momento, nella nostra regione su 483 tamponi effettuati, 33 sono risultati positivi.

Rispetto a ieri, si registrano due ricoveri in più all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e due ricoveri in più all’ospedale Pugliese di Catanzaro mentre i pazienti in isolamento domiciliare sono saliti da 5 a 16. Sei di questi a Reggio, quattro a Crotone, quattro a Vibo Valentia e due a Cosenza

OSPEDALE DELL’ANNUNZIATA DI COSENZA

Sei sono i ricoverati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, per due di loro si è dovuti ricorrere alla Terapia intensiva. Le condizioni dellinformatore scientifico di 65 anni, originario di Tarsia e residente a Rende, intubato dalla notte tra domenica e lunedì, sono in costante miglioramento.

Stabili anche le condizioni della paziente 65enne, di Corigliano Calabro, che nei giorni scorsi ha avuto contatti con il paziente 78enne di Corigliano-Rossano affetto dal coronavirus, del quale è vicina di casa, giunto dall’ospedale di Corigliano-Rossano e che si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’Annunziata. Ricoverata nello stesso reparto anche la moglie dell’informatore scientifico, anche lei originaria di Tarsia.

I NUOVI CASI DI CARIATI E ROGGIANO GRAVINA

Il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi ha annunciato ieri sera che c’è un nuovo caso positivo di coronavirus nel territorio jonico, per la precisione nel comune di Cariati. Temporaneamente è stato chiuso il Punto di primo intervento, una misura normale per consentire la sanificazione degli ambienti e gli opportuni accertamenti. Da fonti ospedaliere si è appreso che si tratta di un dentista di Cariati, 61 anni, che presenta i sintomi di una polmonite interstiziale. E’ ricoverato nel reparto di Malattie infettive.

L’altro paziente ricoverato è un promotore finanziario di 50 anni di Roggiano Gravina, che aveva effettuato ieri il primo tampone, confermato dall’Iss di Roma. I motivi del contagio sarebbero da individuare nei suoi viaggi di lavoro. Ora i sanitari effettueranno il tampone anche sui suoi familiari e proveranno a ricostruire i suoi ultimi spostamenti. La moglie è titolare di un negozio sempre a Roggiano.

OSPEDALE PUGLIESE DI CATANZARO

Il Direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dr. Lucio Cosco riferisce che alle  h.17.30 del 12-03-2020, si trovano ricoverati c/o il Reparto, due donne e tre uomini, le cui condizioni non presentano, al momento, una particolare criticità. Riferisce, altresì, che un altro paziente uomo, proveniente da Crotone, sta per essere trasferito presso la Rianimazione, così come confermato, alle h.17.45, dalla dr.ssa Maria Laura Guzzo, Direttore della suddetta Struttura.

I NUOVI CASI DI CROTONE

Si era appreso già nella serata di ieri che c’erano altri cinque tamponi positivi a Crotone. La conferma arrivava direttamente dai laboratori di microbiologia e virologia dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro che ha esaminato i tamponi fatti e inviati dall’Azienda Ospedaliera di Crotone. Solo per due pazienti, tuttavia, si è reso necessario il ricovero: per un paziente prima nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale catanzarese e adesso in Terapia intensiva. Per l’altro si è proceduto al ricovero in reparto. Si tratta di tre persone che anagraficamente sono residenti a Crotone e altre due che pur non essendo residenti a Crotone sono in città da diverso tempo. Sono stati già attivati i protocolli per cercare di risalire alle persone che hanno avuto contatti diretti con le cinque risultate positive.

Tra i casi positivi al coronavirus registrati a Crotone c’è anche il Commissario Straordinario dell’Asp di CrotoneGilberto Gentili. A renderlo noto è la direzione generale della stessa Azienda Sanitaria Provinciale sottolineando come Gentili, rientrato martedì scorso, 10 marzo, con un volo della Ryanair, proveniente da Bergamo Orio Sul Serio, pur avendo superato i controlli sanitari sia nello scalo lombardo che in quello pitagorico, abbia deciso di non accedere agli uffici e di mettersi subito in quarantena. Il commissario, in questo senso, ha quindi rispettato quanto previsto dalle norme della Regione Calabria, oggi peraltro superate da quelle nazionali e che prevedono appunto e tra l’altro la quarantena per chiunque provenga dalle zone a rischio epidemiologico. Gentili si è poi sottoposto al tampone che è risultato positivo e sebbene asintomatico è al momento in isolamento domiciliare. Nel frattempo l’azienda sarà guidata dal direttore amministrativo pure se in contatto continuo con lo stesso commissario.

Al momento non è dato sapere se questi cinque nuovi positivi (escluso il commissario) siano da mettere in correlazione con l’imprenditrice di 62 anni, proprietaria di una clinica ricoverata da domenica all’ospedale Pugliese, ma sia l’Asp che le forze dell’ordine stanno ricostruendo gli spostamenti dei cinque per risalire alle persone con le quali hanno avuto contatti diretti.

L’imprenditrice Carmela Sanguedolce, proprietaria della clinica Romolo Hospital, è ricoverata da domenica nel reparto di Malattie infettive. In un post su Fb ha tranquillizzato sulle sue condizioni. “Attualmente mi trovo ricoverata presso il reparto di malattie infettive dell’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro – Centro di Riferimento per la gestione delle infezioni da Covid 19. Voglio rassicurarvi circa il mio stato di salute che risulta attualmente monitorato, sotto controllo e in miglioramento. Tengo a precisare che negli ultimi 15 giorni il mio unico spostamento ha riguardato una riunione di lavoro in Puglia. La Romolo Hospital, d’intesa con la Direzione Sanitaria della Romolo Hospital e con la Direzione Generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, intende rassicurare i pazienti che sono afferiti in questi giorni presso la struttura ospedaliera che non esiste nessun rischio attuale correlato di contagio in quanto sono state attuate prontamente tutte le procedure previste dagli attuali protocolli ministeriali“.

Gli altri ricoverati al’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro sono: il 67enne di Catanzaro che è tornato da una località del Trentino Alto Adige, le cui condizioni vengono definite buone. Come anche quelle di sua moglie, risultata positiva a sua volta. Ricoverato anche un paziente anziano di Vibo Valentia, reduce da un viaggio al nord. 

OSPEDALI RIUNITI DI REGGIO

Sempre quattro ricoverati agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria mentre sei sono in isolamento domiciliare e un paziente, il docente di Agraria della Mediterranea, è stato dimesso.

Si tratta di un dipendente dell’Istituto De Blasi, addetto alle pulizieun uomo anziano, patologico, che è risultato positivo al tampone ma al momento non presenta alcuna complicazione, un terzo paziente che presenta segni clinici e radiologici di polmonite e un camionista 39enne di Montebello Jonico che nei giorni scorsi è rientrato dal nord italia dove si trovava per motivi di lavoro. Il giovane, dopo aver manifestato i primi sintomi influenzali ed essersi sottoposto ai controlli previsti dal protocollo specificatamente indicato per coloro i quali rientrino dalle zone del nord italia colpite dall’epidemia, è risultato positivo al tampone e si trova adesso ricoverato nel reparto di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti.

Il dipendente dell’Istituto diagnostico “De Blasi” di Reggio Calabria non frequentava lo studio da dieci giorni ed è asintomatico. Non sappiamo da dove arriva questo contagio, ha detto il direttore del “De Blasi” Edoardo Lamberti Castronuovo.