Fonte: Il Fatto Quotidiano
“I risultati del test del coronavirus sono arrivati da pochi minuti e la notizia è positiva. Io non ho contratto alcuna infezione, ma una mia stretta collaboratrice è risultata positiva al virus. Per due settimane mi metto in quarantena“. Sono da poco passate le 22 quando il governatore della Lombardia Attilio Fontana si è collegato in diretta dalla sua pagina Facebook per spiegare cosa ha portato all’annullamento in fretta e furia della conferenza stampa giornaliera prevista in Regione alle 18.30. I dettagli arrivano subito: “Sembra che abbiano accertato che una mia stretta collaboratrice abbia contratto anche lei questo virus – ha precisato Fontana – si tratta di una persona con la quale io lavoro costantemente, che stimo tantissimo e che mi aiuta tantissimo, una persona bravissima. Purtroppo è risultata positiva al coronavirus – ha aggiunto – Anche noi che facciamo parte della stessa squadra, i miei collaboratori, gli assessori siamo stati sottoposti ad un test per verificare le nostre condizioni. L’esito è arrivato pochi minuti fa e la notizia è positiva – ha precisato Fontana – Per ora io non ho contratto nessun tipo di infezione, così come tutte le persone che si sono sottoposte a questo test, perciò possiamo continuare a lavorare per cercare di interrompere la diffusione di questo virus“.
Nei giorni scorsi Fontana “in contatto” con Speranza, Salvini, Borrelli e Sala – La scena è per certi versi surreale e farà di certo il giro del mondo, anche perché il governatore a un certo punto del suo intervento ha indossato una mascherina e prima del suo gesto anche i collaboratori che sono passati alle sue spalle l’hanno utilizzata. Non solo. L’annuncio del presidente, inoltre, lascia spazio a una riflessione. Fontana ha parlato di una sua stretta collaboratrice, con cui lavora ogni giorno a stretto contatto. Ed è positiva al coronavirus. Se si consulta l’agenda degli impegni istituzionali del governatore saltano all’occhio i suoi incontri con tutta una serie di figure istituzionali: dal ministro della Salute Roberto Speranza al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, fino al sindaco di Milano Beppe Sala e al segretario della Lega Matteo Salvini. Se a questi incontri era presente anche la stretta collaboratrice di Fontana positiva al coronavirus, va da sè che il rischio contagio è alto anche per le personalità in questione e i componenti del loro staff.
Le parole di Fontana: “Continuerò a indossare la mascherina” – Per il governatore leghista, però, le giornate dovranno giocoforza cambiare: “Cercherò di attenermi alle prescrizioni date dall’ISS e per due settimane cercherò di vivere in una sorta di autoisolamento che soprattutto preservi tutte le persone che vivono e lavorano con me. Oggi – ha detto ancora – ho già passato la giornata indossando al mascherina e continuerò a farlo nei prossimi giorni per evitare che qualcuno possa, semmai dovessi positivizzarmi, essere da me eventualmente contagiato“. Fontana ha quindi indossato la mascherina e ha precisato che conta che questa situazione possa durare “ancora pochi giorni” perché presto “con l’impegno che stiamo mettendo noi e tutti i cittadini presto riusciremo a rallentare la progressione del virus e poi ad interromperla, tornando ad una vita assolutamente normale“.
Intanto, all’alba del settimo giorno di emergenza, i contagiati dal coronavirus diventano circa 450 e si registra la dodicesima vittima, anche lui come altre dieci persone decedute aveva pregressi problemi clinici. Mentre i governatori di Puglia e Campania annunciano i primi casi – rispettivamente uno e due – nelle loro regioni, in attesa delle conferme dell’Istituto Superiore di Sanità. Tanto che il governatore campano Vincenzo De Luca ha anche predisposto la chiusura di tutte le scuole e università della Regione. Non mancano, tuttavia, notizie positive come la negatività di un neonato, partorito da una donna positiva, e la guarigione della coppia di turisti cinesi, i primi casi registrati in Italia, giudicati “dimissibili” dall’Istituto Spallanzani di Roma dove sono ricoverati. Per quanto riguarda la storia della diffusione del coronavirus in Italia, però, in serata è diventata ufficiale una novità non di poco conto. A darla è stato direttamente il ministro della Salute Roberto Speranza nella sua informativa urgente alla Camera: “I primi riscontri evidenziano che in Italia si sono sviluppati due focolai, che inizialmente sembravano distinti, ma che poi si sono dimostrati connessi, uno in Lombardia, più vasto, e un altro puntiforme in un piccolo comune del Veneto“.