Coronavirus, Rogliano: positivi anche il vicesindaco, due assessori e un consigliere

Rispetto ai bollettini diffusi nel pomeriggio di ieri, in privincia di Cosenza nel corso della serata sono emerse due novità sostanziali. I focolai ancora attivi sono concentrati soprattutto nel Savuto e nello Jonio.

Da Rogliano, il Comune ha reso noto che la situazione relativa ai contagi degli amministratori è decisamente peggiorata, dal momento che sono risultati positivi, dopo essersi sottoposti ai tamponi, il vicesindaco Fernando Sicilia, gli assessori Francesco Altomare ed Antonietta Russo e il consigliere Antonio Simarco. Seguono di qualche ora il sindaco Giovanni Altomare, ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata. I cinque amministratori roglianesi si aggiungono pertanto agli altri tre pazienti già risultati positivi nei giorni scorsi e portano il totale a otto casi. Ma ecco il testo del comunicato emesso ieri sera dal Comune di Rogliano.

Con profondo dispiacere comunichiamo alla cittadinanza che altri membri dell’amministrazione comunale sono risultati positivi al contagio da Covid-19: Altomare Francesco, Russo Antonietta, Simarco Antonio e Fernando Sicilia. La loro positività deve indurre ancora di più i Roglianesi tutti a rispettare le norme indispensabili per combattere questo “nemico” invisibile e subdolo. I componenti dell’amministrazione stanno seguendo tutti i protocolli sanitari previsti dall’azienda ospedaliera e si auspicano di ritornare al più presto a lavorare per il bene della comunità Roglianese“.

Ben pochi dubbi, ormai, sul fatto che gli amministratori siano stati contagiati per i contatti avutii con la coppia di coniugi risultata positiva nei giorni scorsi dopo il ritorno dall’Emilia Romagna di una parente, tuttora in quarantena. Così come alcuni vigili urbani. Nel frattempo, in paese sono in molti a chiedersi qual è la situazione nella Casa dei poveri, della quale l’ex professore in pensione contagiato è il direttore. Ci si augura che gli ospiti di questa struttura non vengano abbandonati al loro destino.