Cosa succede alla Bcc di Verbicaro tra cambio di nome e massoneria rampante?

di Saverio Di Giorno

Cosa sta succedendo alla Bcc di Verbicaro? Neanche pochi mesi festeggiavano i 40 anni di questo istituto emblema del territorio che c’è chi vuole fargli cambiare nome. A ridosso delle elezioni. E nel subbuglio emerge anche una presenza massonica.

Un po’ orgoglio, un po’ ombra. Un po’ investimenti, un po’ operazioni a conflitto di interesse. Un po’ di tutti, un po’ di pochi notabili della zona. Esattamente come il territorio, la sua imprenditoria e la sua politica. E quindi anche un po’ massonica. Andiamo con ordine

Un po’ di storia passata … Che la Bcc di Verbicaro sia l’emblema del territorio non dovrebbe neanche più essere scritto tanto è palese. Le persone influenti che hanno attraversato negli anni la banca hanno avuto di riflessi investimenti in catene alberghiere e imprese su tutto il resto della costa. Amministratori, imprenditori, tecnici, in una rete di interesse incrociati. Iacchitè si è occupata a lungo del triangolo Zito-Cirimele-Rossi, ma non è la sola perché anche la Dda di Reggio e indirettamente quella di Catanzaro (con Plinius) se ne sono interessati (https://www.iacchite.blog/bcc-di-verbicaro-cirimele-rossi-zito-il-triangolo-degli-affari/)…

… e un po’ di storia recente. Altra inchiesta. Altre carte. Dall’ordinanza dell’operazione Frontiera si evince invece una certa facilità di alcuni ad avere prestiti dalla Bcc di Verbicaro: quelli del Gruppo Mannarino, ad esempio, che acquistava direttamente da “Eurofish”, l’ingrosso di prodotti ittici di proprietà Andrea Orsino, genero di Franco Muto.E che dire delle nuove sedi. In Calabria tutto è simbolico e tutto racconta e anche queste raccontano dell’influenza sul territorio. Una a Diamante in una costruzione riconducibile a tale Casella, vicino al sindaco di Diamante. E quella a Scalea: un’indagine della procura di Paola ha riguardato anche l’imprenditore Marsico che pare abbia avuto legami con la Bcc di Verbicaro e che ha anche curato i lavori della sede a Scalea.

E la massoneria?

Di recente l’Espresso ha raccontato la storia di Domenico Carzo, che assieme al padre Antonio è stato arrestato e condannato in primo grado per avere aperto la prima “locale” dei clan calabresi a Roma. I magistrati lo definiscono «soggetto formalmente organico alla ’ndrangheta con una dote della cosiddetta Società Maggiore». I Carzo sono ritenuti i leader militari della filiale, quelli che imponevano con la violenza la legge dell’organizzazione mentre il più noto Vincenzo Alvaro. Secondo gli atti dell’inchiesta, la nuova ’ndrina capitolina smantellata da una retata nel 2022 aveva già stretto legami con due iscritti al Grande Oriente: professionisti che si prodigavano per aiutarli a rilevare ristoranti, bar e negozi. A Domenico Carzo non bastava: voleva essere personalmente nella consorteria più autorevole. E nell’adoperarsi utilizza i servigi di tale Franz Silvestri che per i magistrati «si è messo a servizio in modo continuativo» dei due capi Vincenzo Alvaro e Antonio Carzo «al fine di agevolarne la penetrazione nel tessuto economico-produttivo romano». Attualmente è detenuto per concorso esterno in associazione mafiosa. Era iscritto alla loggia Jerusalem 1199 che celebra la sua agape in una delle case massoniche più rispettate del Grande Oriente: lì si ritrovano professionisti di altissimo livello, soprattutto avvocati e fiscalisti, non solo di Roma ma di tutta Italia.

Bene, fonti accreditate aggiungono un particolare. In momenti ed epoche non sospette, almeno per tutti i cittadini, tale Franz Silvestri è stato parte del consiglio di amministrazione della Bcc di Verbicaro per due mandati.

Tale importante salotto ora pare voler cambiare nome in Bcc Calabria Nord. Per quale motivo? Secondo la lettera che sta girando in queste ore il promotore è il Direttore, accusato di comandare tutto, anche gli amministrati che – a leggere la lettera – avrebbero assunto in maniera preferenziale. Una decisione presa dall’alto si legge. Ma a questo punto e senza ulteriori dettagli restano aperte molte domande: perché ore? Da dove viene la decisione e per quale motivo?