Orlandino Greco sta vivendo le sue “forche caudine” con dignità .
E’ dal mese di agosto dello scorso anno che qualcuno ha deciso di pubblicare i verbali secretati del pentito Foggetti e di darli in pasto all’opinione pubblica. Sono stati scelti strategicamente quelli che riguardavano Greco e il sindaco di Rende Marcello Manna.
Un’operazione politica che è stata poi seguita dall’avviso di garanzia del pm Bruni e da una serie di interrogatori alla presenza del sempre più ambiguo avvocato Sammarco (che è anche il difensore di Sandro Principe). Orlandino è chiamato in causa pesantemente ed è indagato per corruzione e voto di scambio.
Si sa che da Mani Pulite in poi un avviso di garanzia pesa come un macigno e Orlandino ha cercato in tutti i modi di alleviarne le conseguenze, partecipando quasi in punta di piedi al balletto delle alleanze per Cosenza 2016. Aveva scelto Lucio Presta e adesso, davanti ai nuovi scenari, non esita a puntare il dito contro i suoi più acerrimi avversari: Marco Minniti e il Cinghiale. Coloro che, politicamente, gli hanno assestato una pugnalata. Perché le dinamiche che portano alla pubblicazione dei verbali le conoscono tutti e quindi anche Greco.
E Orlandino, che ormai non ha più paura, finalmente fa i loro nomi.
Ecco il suo post su Facebook di questa mattina.
Quando la politica aveva dignità e forza si insegnava che, essendo un’arte molto vicina ad una scienza esatta, le scorciatoie, peraltro imposte, nella maggior parte dei casi conducono a vicoli ciechi e che molto difficilmente i leader vengono fuori dal cilindro. Se ancora una volta a scegliere il candidato a sindaco a cosenza dovesse essere il trio gentile, lotti, minniti, si sappia che io non ci sto…