Cosenza 2021. L’appello di Carlo Salatino al centrosinistra diventa una profezia: “Senza una sintesi al ballottaggio ci va solo la destra”

Questo appello di Carlo Salatino era stato rivolto al centrosinistra il 19 agosto, quindi ben prima della presentazione delle liste. Rileggerlo oggi, purtroppo, e lo diciamo con grande rammarico, somiglia ad una profezia. Il centrosinistra è rimasto con quattro candidati (Caruso l’incappucciato, Formisani, Civitelli e Bianca Rende) e adesso la prospettiva reale è il ballottaggio tra due candidati di centrodestra o la vittoria al primo turno di Caruso lo zerbino di Occhiuto. Purtroppo c’è ben poco da aggiungere.

di Carlo Salatino 

Il centrosinistra cosentino e la galassia di associazioni, per ottobre, potrebbero presentare diversi candidati per la carica di sindaco (al momento siamo a tre o quattro).
Cominciano ad emergere abbozzi di proposte programmatiche per alcuni importanti temi che, a mio modesto parere, da sole potrebbero far vincere le elezioni e sulle quali non credo che tra i candidati in campo ci siano differenze di posizione incolmabili, infatti:
chi di loro non è consapevole che la chiusura di VIALE PARCO MANCINI è stato un grave errore urbanistico e che, senza buttare al vento i soldi pubblici (come invece si è fatto sistematicamente negli ultimi dieci anni) bisognerà trovare una soluzione tecnica per restituirlo ai Cosentini?
chi di loro non è consapevole che, la realizzazione di cento metri di isola pedonale ha creato il caos su VIA ROMA e su tutto il reticolo di strade e traverse che da questa si diramano e che, quindi, via Roma andrà riaperta?
– chi di loro non è consapevole che l’intera Area Urbana necessita di un NUOVO OSPEDALE decentrato e facilmente raggiungibile da tutte le provenienze e che, l’area oggi occupata dall’Annunziata, potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana?
chi di loro non è consapevole che sul CENTRO ANTICO c’è bisogno di unire le forze per pretendere dal Governo una legge ad hoc per il recupero, anche attraverso lo strumento dell’esproprio, dei singoli quartieri anziché di puntare su interventi puntuali sui fabbricati pubblici? E chi non lo è sul fatto che bisogna fermare le demolizioni che, di per sé, rappresentano uno stravolgimento del patrimonio architettonico ed urbanistico?
– chi di loro non è consapevole che le grandi e belle opere sono facili da immaginare ma che, però, poi devono essere adeguatamente manutenute e che, quindi, bisogna evitare lo sperpero di fondi pubblici per le OPERE INUTILI già programmate in città (Museo di Alarico, Ovovia, ecc.) grazie al sostegno economico di amministratori regionali accecati dalla realizzazione della Metropolitana Leggera?
– chi di loro non è consapevole che bisogna recuperare l’idea (oggi persa) della CULTURA come forza trainante per lo sviluppo e che, oltre al miglio d’oro, la città ha bisogno di restituire dignità al Rendano, al Morelli, al Tieri?
– chi di loro non è consapevole che bisogna ritornare sulla CITTÀ UNICA che tutti vogliono (e non solo per fare spot elettorali) e che un primo passo potrebbe essere un impegno a celebrare comunque (anche solo a Cosenza) il Referendum Consultivo?

Insomma, credo che tutti gli attuali candidati di centrosinistra, SIANO CONSAPEVOLI del fatto che, a Cosenza, ci siano tante cose che andrebbero fatte e con urgenza; purtroppo credo anche che, gli stessi, NON SIANO CONSAPEVOLI del fatto che, senza una sintesi, si possa correre il rischio che il ballottaggio diventi un affare da risolvere all’interno del centrodestra; con un centrosinistra ancora una volta ai margini, frammentato, colpevole e senza alibi, più o meno come alla Regione.