Cosenza, bagno di folla per Gigino il bibitaro

Bagno di folla per Gigino il bibitaro a Cosenza. Cinema teatro Italia “Aroldo Tieri” gremito. Talmente tante le presenze che è stato impossibile per tutti, per ovvi motivi di sicurezza, entrare nel teatro. Oltre ai tanti costretti a restare fuori, in piazza anche una sparuta presenza di quel che resta della casta dei sindacati (Cgil, Uil) a contestare le scelte politiche del Ministro del Lavoro. Gente senza vergogna che ha governato per 40 anni, insieme al peggio della politica calabrese, tutelando solo i loro stipendi e gli interessi del padrone. E che oggi rimprovera a Gigino il bibitaro quello che loro non hanno mai fatto.

Sul palco un Gigino in forma che ha ben articolato il suo discorso a braccio senza mai incappare in errori grammaticali. Non ha sbagliato un congiuntivo. E ha ben spiegato l’azione di governo in questo primo anno: dal reddito di cittadinanza allo spazzacorrotti. Misure importanti ma non sufficienti. Al lavoro fin qui svolto, dice Gigino, va affiancata quella che il Ministro definisce la fase due del governo giallo/verde: salario minimo, aiuti alle famiglie, innovazione, sanità, incentivi alle imprese che vogliono investire al sud, vincolandole, però, alla permanenza in Italia, e ancora tagli ai privilegi.

Sulla tenuta del governo e sull’alleanza con la Lega dice: questo governo durerà 5 anni perché è questo il tempo che serve per vedere gli effetti concreti delle nostre scelte politiche. Ed è alla fine di questi 5 anni che voglio essere giudicato. Sulla Lega: Eravamo consapevoli che con la Lega sarebbero sorti problemi, ed è per questo che abbiamo sottoscritto un contratto, al quale dobbiamo attenerci, e poi se alcune volte ci scappa la “rissa”, che dire: quando ci vuole ci vuole.

Conclude il suo discorso tra gli applausi scroscianti del pubblico presente dicendo: siamo noi l’unico argine al ritorno della malapolitica. Solo se continuerete a darci la forza, noi potremo continuare nella nostra azione di cambiamento. Perciò votare il Movimento domenica diventa importantissimo.
Applausi e cori da stadio per un Gigino concreto, pratico e chiaro.