Cosenza, barzelletta Metro&Viale Parco: la Cmc effettua “sondaggi” sui terreni. I lavori non inizieranno mai

E’ arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza su questa farsa dei lavori per la metro su Viale Parco, che ormai da oltre due mesi stanno costringendo i cosentini a fare i salti mortali per percorrere le strade del centro. Un’assurdità senza precedenti.

Non solo: è talmente palese che questi lavori non sono mai iniziati (e probabilmente mai inizieranno) che lo stesso sindaco cazzaro, attraverso i suoi media di riferimento, sta cercando di far circolare il messaggio (come se fosse una novità e l’avesse scoperto lui!!!) che sotto il Viale Parco ci sono rifiuti, sostanze pericolose e chi più ne ha più ne metta. Un atteggiamento a dir poco “sospetto” per chi conosce appena un po’ questo imbroglione matricolato, truffatore di professione e delinquente per vocazione.

Ma veniamo ai fatti: la Cmc – ovvero la coop rossa che ha vinto la gara d’appalto per i lavori della metro – ha commissionato una serie di “sondaggi” dei terreni sui quali dovrà sorgere la metro e così ci spieghiamo pure i sopralluoghi che sono andati in scena nei giorni scorsi. Per quanto ne sappiamo, da questi sondaggi (che sono ricerche da farsi con alcune sonde per verificare che materiale c’è sottoterra) è emersa la necessità di procedere con un piano di cantierizzazione al fine di ripristinare le normali condizioni. Il problema è che – sempre se va bene… – ci vorrà qualche anno per rimettere tutto a posto, con la lievitazione dei costi (già altissimi) che è facilissimo immaginare.

Tradotto in soldoni: la Cmc sta facendo in modo di non eseguire più i lavori e prendersi, naturalmente, un sostanzioso indennizzo a mo’ di penale, in quanto non sarebbe imputabile all’azienda il mancato inizio di questa barzelletta di lavori.

Come se non bastasse (ma non è questo il dato cruciale) la Cmc è in regime di concordato preventivo e rischia il fallimento. Condizione comune a centinaia di aziende in Italia e simile, tanto per fare un esempio, a quella di don Giorgio Barbieri quando stava realizzando l’appalto mafioso di Piazza Fera. A un certo punto, il costruttore mafioso, viste le sue difficoltà, culminate anche con l’arresto, mise nell’affare un suo “compare” e i lavori vennero conclusi anche senza il Barbieri “fallito”. Ma qui la situazione è ben più grave e, soprattutto, i lavori non sono mai iniziati.

Occhiuto ovviamente sa già tutto ma non può rivelarlo e per evitare la solita figuraccia e l’ira funesta del cosentino medio continua a tenere bloccati i cantieri solo e soltanto per ottenere il rifacimento (e siamo al terzo!!!) di Viale Parco, compresa la cagata del Parco del Malessere (ché se no gli amici degli amici che si mangiano?), anche in assenza della metro. In maniera tale da dire: “Vedete? Non è colpa mia se i lavori non si fanno ma io comunque penso al bene della città “rifacendo” i lavori su Viale Parco e mantenendo la promessa del Parco…“. Cose da pazzi!

Come se ne esce? Beh, è chiaro che se ci fosse un giudice a Berlino, ci libereremmo alla svelta del sindaco cazzaro ma in mancanza del giudice siamo destinati a rimanere con la città in queste condizioni ancora a lungo, in attesa che qualche uomo di buona volontà chiarisca definitivamente a tutti la partita a scacchi che si sta giocando sulla testa e sulla pelle dei cosentini. Vergogna!