Diciamocelo francamente: la diatriba o presunta tale tra il patron Guarascio e il diesse Trinchera per la conferma del professionista leccese alla guida dell’area tecnica non ha entusiasmato per niente la tifoseria, anzi… Ma ormai a Cosenza tutti hanno fatto il callo alla gestione Guarascio e nessuno abbocca più alle manovre di chi fa mettere in giro voci per aumentare il suo “potere contrattuale” o di chi magari aspettava le dimissioni del soggetto in questione. Tarantelle che somigliano sempre di più a quelle “politiche” e che lasciano il tempo che trovano. Alla fine, Guarascio ha risolto tutto con una bella fotografia pubblicata sui social e con la quale, ormai da consumato veterano, ha preso qualche altro giorno di tempo per zittire quella parte della tifoseria che inizia a reclamare perché, come al solito, il Cosenza Calcio è in ritardo…
Nella foto c’è la crema dei collaboratori di Guarascio, tutti bravi ragazzi, e una bravissima ragazza: Roberto Occhiuzzi, l’eroe della salvezza; Stefano Trinchera, l’uomo che riuscendo ogni anno a fare le nozze coi fichi secchi è diventato anche un po’ “prete” (provate a mettergli una tonaca e vedrete come gli dona!!!); Luigi Pincente, il mago della preparazione atletica; Andrea De Poli, la “macchina” organizzativa; Kevin Marulla, lo stakanovista per eccellenza, nonché l’unico che ci ha sempre creduto fin dall’inizio (sia alla Serie B del 2018 che all’ultima salvezza) e Roberta Anania, il collante tra tutte le componenti della grande famiglia del Cosenza Calcio. Chi di noi potrebbe mai pronunciare una sola parola contro tutti questi bravi ragazzi e contro questa bravissima ragazza? Nessuno… Ed è questa la grande forza di Guarascio, che magari sarà un tiranno, avrà duemila personalità “nascoste” ed è tirchio ca mancu li cani, ma sa come fare per avere la fiducia delle persone che gli interessano davvero e che recluta una per una, dopo apprendistato anche drammatici. Oseremmo dire “da guerra”.
Ecco, questi ragazzi (più Roberta) meritano il massimo rispetto proprio perché hanno superato la “prova”, al contrario di tanti altri che invece non ce l’hanno proprio fatta a credere in Guarascio contro tutto e contro tutti. E pazienza se tra due giorni, una settimana o due mesi torneremo al solito “Guarascio vattene” o a qualche altra contestazione. Questo passa il convento e dobbiamo farcene tutti quanti una ragione, a meno che non vogliamo davvero che arrivi qualche “mezzo” imprenditore esperto in sanità privata sponsorizzato da qualche figlio di buona donna che non sa quello che dice. E così sia.