La tifoseria del Cosenza Calcio è un po’ più sollevata dopo l’annuncio di ieri dell’acquisto dell’attaccante Allan Pierre Baclet.
Vuol dire che la società si sta attivando per completare la squadra e che, comunque vada, sarà allestito un organico in grado di ben figurare in campionato. Baclet è un ottimo acquisto per la categoria ed è sicuramente migliore di quell’Arrighini che ci era stato dipinto come un grande attaccante ed invece ha clamorosamente deluso le attese.
Baclet ieri ha fatto capolino a Cosenza per firmare il contratto e rilasciare le sue prime dichiarazioni da “lupo”.
“Sono felice di essere qui – ha detto Baclet -, dopo il bel campionato disputato a Martina avevo molte altre richieste, ma ho scelto Cosenza per l’importanza della piazza. Diversi miei ex compagni che hanno giocato qui mi hanno parlato bene della città e della tifoseria. E’ bastato parlare dieci minuti con il Presidente Guarascio per trovare l’intesa”.
Certo, Baclet era uno svincolato ed è arrivato come si dice in gergo a parametro zero ma era realmente inseguito da molte altre società, tra le quali in prima fila Messina e Paganese. Il fatto che il diesse Cerri e il presidente Guarascio lo abbiano convinto è certamente un segnale positivo.
Ora però bisogna fare in fretta per ingaggiare gli altri elementi che servono per completare la squadra.
Al completo il reparto portieri con i confermati Perina (fresco sposo) e Saracco, in difesa bisogna prendere almeno un altro paio di elementi che tengano compagnia a Corsi, Blondett, Tedeschi e Pinna.
Pare che la società sia vicina all’esterno sinistro basso del Monopoli Pinto (’91) mentre pare si stia allontanando la prospettiva del ritorno di Ciccio Modesto (’82). Naturalmente servono anche delle valide alternative, che potrebbero essere anche giovani del vivaio. Su tutti Mattia Novello (’98), in grande evidenza nella Berretti della stagione scorsa.

A centrocampo serve un elemento da affiancare in mediana a Caccetta. I nomi che si fanno sono quelli di Zaccaria Hamlili (’91) proveniente dall’Ancona e di Rosario Bucolo (’88) lo scorso anno a Messina. Il sogno sarebbe il cosentino Ciccio De Rose (’87) ma la sensazione è che difficilmente il Matera se ne priverà. Sugli esterni i titolari sono Marco Criaco e Giuseppe Statella ma è chiaro che, anche in questo caso, servirà qualche alternativa.
Tra i ragazzi del vivaio ci sono due elementi che si sono messi in grande evidenza nella passata stagione e sono Andrea Gaudio e Antonio Bilotta (’98) e l’auspicio è che possano essere visionati in ritiro. Non si possono solo valorizzare i giovani degli altri vivai e sarebbe assurdo non tenerli in considerazione.

Quanto all’attacco, dopo l’arrivo di Baclet, servirà anche una seconda punta. Si attendono novità per quanto riguarda il destino di Cavallaro, che avrebbe un altro anno di contratto ma non ha un rapporto facile con la tifoseria e potrebbe decidere di cambiare aria. In alternativa si è già fatto il nome di Elio Calderini, gradito alla piazza e anche a mister Roselli.
Anche nel vivaio ovviamente il Cosenza ha giovani attaccanti capaci e il pensiero, in questo caso, vola subito ai bravi Alfredo Trombino e Fabbricatore (’97), anche loro in evidenza con la Berretti di mister Tortelli.
Rifacendo i calcoli, la società deve ancora perfezionare quattro-cinque “colpi” e purtroppo il tempo a disposizione non è moltissimo, visto che il ritiro a Lorica è in programma a partire dal 18 luglio, cioè tra una decina di giorni.