Cosenza. Cappuccetto Nero di Legno e le Isole Ecologiche (im)mobili

A Cosenza davanti alla Città dei Ragazzi, quest’estate, è tornata prepotentemente in scena l’Isola Ecologica Mobile, dopo lo stop per un intero anno, probabilmente inflitto per punizione verso chi si era lamentato il 2022 (https://www.iacchite.blog/cosenza-isole-ecologiche-immobili-liberi-di-conferire-obbligati-a-non-respirare/).

La sceneggiatura è uguale al 2022, l’Isola Ecologica Mobile si può ammirare ancora oggi 5 settembre, dopo essere stata posizionata a giugno. Senza essere stata mai mossa, ma neanche in malo modo, mai svuotata, è possibile ammirarne lo spettacolo ed inebriarsi con l’odore del suo percolato, che è appunto colato intorno. L’Isola Ecologica Mobile è quindi ancora una volta divenuta immobile (esattamente come il sindaco… ammesso che si sia mai realmente insediato…) quindi decisamente inutile e dannosa.

Gli anni passano ma i danni ambientali causati da Ecologia Oggi restano.
I cittadini attraverso la TARI versata al Comune di Cosenza mettono a disposizione operai, attrezzature, mezzi e tantissimi soldi, ma il servizio offerto da Ecologia Oggi, ormai ininterrottamente dal lontano 2011, resta di basso livello. Le percentuali di raccolta differenziata dal 2018 sono stabili intorno al 60% (dati ISPRA – Catasto Nazionale Rifiuti).
Il Comune di Cosenza pare non esistere.

Così come ai tempi di Occhiuto e praticamente coincidenti a quelli di Perugini, anche Cappuccetto Nero di Legno non è capace di emettere nessun atto amministrativo a tutela della cittadinanza e del Comune che rappresenta, solo comunicati e foto retoriche di improbabili riunioni operative, insieme ad improbabili assessori, con i rappresentanti di Ecologia Oggi, come da copione, come ogni estate.
Gli attori di questa sceneggiatura, guarda caso, sono sempre gli stessi, da tempo, cambia solo il nome delle “teste di legno”, e neanche tutte.
Il Dirigente del Settore è sempre lo stesso.
Il Direttore Esecutivo del Contratto, nonostante si ripete da anni una farlocca gara, è sempre lo stesso, anzi la stessa.
Ecologia Oggi nonostante abbia cambiato i nomi dei suoi rappresentanti, è sempre della stessa proprietà, la stessa “testa di legno”.
Persino l’assessore, prima di fatto e oggi di ruolo, nonostante “esercitasse” in una giunta di colore politico diverso, è sempre lo stesso. Del resto, senza apporto “politico”, si fa per dire, del suddetto assessore, Cappuccetto Nero di Legno non sarebbe sindaco e neanche unica “testa di legno” di nome diverso. Parola di Cap’i liuni e Madame Fifì. Noblesse oblige…