Cosenza, caso Funaro. Il penoso can can mediatico e tutti gli scenari possibili

Un minuto dopo la revoca della nomina della vicesindaca Funaro era già partito il toto assessori. In realtà nessuno si aspettava questa forzatura da parte di Franz in queste ore, anche Nicola Adamo pensava si arrivasse a questa discussione più avanti, almeno a Bilancio 2024  approvato in Consiglio e cioè alla fine del mese di ottobre e non adesso.

Tuttavia il cosiddetto caso Cgil ovvero la posizione del sindacato sul nuovo ospedale, peraltro “forzata” fino all’inverosimile, ha fatto precipitare un po’ tutto, il Pd si è spaventato e tolto di mezzo, e Franz ha anticipato tutto senza mediare. Franz del resto ha anche bisogno di “decidere” qualcosa e non sopporta di essere paragonato a Salvatore Perugini, ergo ha agito di pancia e lo sanno tutti che è cistifellico, livoroso e vendicativo. Ad Incarnato, poi, fa giocare il ruolo di cattivo, ma sono una bella coppia di mestieranti, tenuti al guinzaglio da Nicola. Sembrano i cerberi danteschi, con decenza parlando...

Ora però il tema è: come si sostituisce la Funaro? A Bianca Rende avevano proposto nelle ultime settimane di entrare in giunta ma lei aveva rifiutato perché aveva controproposto la sua elezione a presidente del Consiglio comunale e il subentro di Giuseppe Mazzuca in qualità di vicesindaco. E, beninteso, ancora se ne parla. Quando gliel’hanno detto, il famigerato “guapp’i cartuni” per poco non sveniva, consapevole dei rischi di “defenestramento” e aveva puntato i piedi ma se Nicola deciderà che va bene o che magari dovrà essere l’altro guappo di cartapesta, Damiano Covelli, a passare sotto le “forche caudine” dovranno solo abbozzare. Il fatto è che Capu i Liuni sta ancora cercando una strada alternativa a quella di Bianca Rende presidente del Consiglio e Mazzuca o Covelli vicesindaco per punizione.

Nicola Adamo, intercettato nei pressi del fruttivendolo di Piazza Riforma (Pitruzzu Bozzo così gli facciamo pure un po’ di pubblicità che non guasta mai) con una busta di peperoni ha detto che la Funaro comunque era un profilo del mondo delle professioni e che da quel bacino bisogna secondo lui ripescare per connettere realtà diverse della città. Cioè la Funaro dovrebbe essere sostituita da qualcuno esterno al Consiglio, meglio se donna e professionista di area Pd. Ma non è detto che passi questa linea, anche perché non c’è nessuno ma proprio nessuno, nel mondo delle professioni, che ha un minimo di stima di questa banda di delinquenti. Nemmeno nell’area Pd…

Intanto, a nessuno è sfuggito il can can mediatico a favore della Funaro, che gioca a fare la “vittima” per raccattare consensi e magari creare un “cartello” per puntare direttamente alla poltrona di sindaca. Diciamo pure che è un trucco vecchio come il cucco quello della “povera cucciola” nelle grinfie dei cattivi. Ma è decisamente poco credibile, dal momento che tutti hanno visto la Funaro andare a braccetto per anni con Madame Fifì e quindi il vittimismo di oggi non incanta nessuno, a parte i “tifosi”, tra i quali spiccano i giornalisti prezzolati al soldo delle molto presunte “corazzate” dell’informazione corrotta che hanno numeri ridicoli di “audience”.

Se è questa gente che propone la Funaro come un’eroina in città, sappia che ha già… perso, anche se dovesse avere l’ok di Simona Loizzo, che di questa etichetta di “povera cucciola” ha già fatto cattivo uso abbondantemente fin dai tempi del Cinghiale, arrassussia e manculicani…

Ma fate attenzione tutti: la politica è l’arte del possibile. E se qualcuno si illude di poter dimostrare che tutta Cosenza è solidale con la Funaro, che resta sempre un’espressione decadente della peggiore borghesia cattolica cosentina e delle cui sorti politiche non frega proprio niente a nessuno, gli addetti ai lavori almeno dovrebbero sapere che c’è un altro scenario bell’e pronto.

Nicola Adamo e la Funaro faranno pace, così come hanno fatto pace Katya Gentile e Mario Occhiuto prima delle Regionali. Ricordate com’era furiosa la Cinghialessa quando fu fatta fuori politicamente? Ricordate quante gliene disse lei, l’ex marito e tutto il cucuzzaro a Maruzzo, al fratello e a tutti gli occhiutiani? Beh, adesso pappano insieme che è una bellezza, l’ex marito fa il fenomeno all’ex bocciodromo e tutti vivono felici e contenti. Vedrete che anche Nicola il boss e questa banda di radical chic presto si rimetteranno a inciuciare insieme. Povera Cusenza nostra!