Cosenza. Caso Tutino, cosa vuole fare Guarascio? Gli scenari possibili e il “consiglio” di Di Marzio

A Cosenza il caso Tutino dilaga incontrastato molto più dell’avventura azzurra agli Europei o del Pronto soccorso “lazzaretto” o del leggendario “traffico caos” o dei soldi sottobanco che il Comune assegna a don Pierino lo strozzino dopo che il vecchio sindaco Mancini gli aveva buttato giù due piani di un palazzo. Insomma, potrebbe anche cadere il mondo ma a Cosenza il pallone rossoblù la fa sempre da padrone.

Ormai tutti conoscono lo stato dell’arte. Il presidente Guarascio, con una mossa a sorpresa e senza comunicare niente né al diretto interessato e né al suo procuratore, ha deciso di riscattare il cartellino di Tutino versando 2 milioni e mezzo al Parma. Una mossa che ha determinato la reazione inconsulta del procuratore di Gennaro ma anche la ramanzina di Gianluca Di Marzio, giornalista da sempre vicino al patron di Parenti, che gli ha chiesto – in maniera educata e cortese – dove vuole andare a parare.

E il quesito che si pongono i cosentini è proprio questo: cosa vuole fare Guarascio? Gli scenari sono tre e da qui non si scappa: o lo tiene e gli costruisce intorno una squadra per puntare alla Serie A, o lo vende al miglior offerente realizzando una bella plusvalenza con la possibilità di costruire una bella squadra con il ricavato o lo mette fuori rosa se al ragazzo non dovesse garbare di rimanere a Cosenza e se non si dovesse trovare una squadra che lo vuole.

Tutino non parla e quindi non si sa se condivide o meno la sparata del suo procuratore ma non è questo il punto. Tutti sanno che nel mondo del calcio i procuratori fanno il bello e il cattivo tempo e ormai lo sa anche Guarascio, visto che fa mercato in Serie B dal 2018 e di questioni simili – ricordate un certo Okereke? – ne ha già vissuto. Di conseguenza, viene da chiedersi: come mai si mette contro un sistema così forte?

Diciamocelo francamente: Gianluca Di Marzio, nella sua esternazione sul caso Tutino, sotto sotto rivolge una domanda parecchio impegnativa al patron scarsicrinito: adesso a chi lo vendi se ti metti contro il “sistema”?

Ribadiamo: Guarascio conosce questo sistema da anni… e probabilmente si è fatto anche aiutare da Di Marzio per tante operazioni che non stiamo qui ad elencare. In situazioni del genere c’è sempre il dolce e l’amaro. E se il dolce è rappresentato dal sostegno della tifoseria, che ha apprezzato molto questa sua “ribellione” al sistema, l’amaro lo si vede da come gli addetti ai lavori hanno reagito alla strategia guarasciana.

Diciamocelo ancora più francamente: la scelta del riscatto non comunicata né a Tutino, né al procuratore e manco a Di Marzio si può spiegare in un solo modo. Allora: se Guarascio ha già una società a portata di mano che vuole comprare Tutino alziamo le mani e ci togliamo anche il cappello. Ma se Guarascio non ha ancora una società che gli assicura i soldi che vuole, francamente non si capisce la logica di tutta questa tarantella. E non mancano quelli che pensano che alla fine, per vendere Tutino, Guarascio dovrà piegarsi di nuovo al sistema…