Cosenza. Chi ricorda il contadino che portava il latte a domicilio? (di Franco Panno)

di Franco Panno

Chi ricorda il contadino che portava il latte a domicilio? Credo sia una cosa dei primi anni settanta. Nella zona dove abito, ormai da un cinquantennio, lo sviluppo urbano fece in modo che i nuovi palazzi circondassero una casa colonica fino ad allora isolata dal resto della città. Nonostante tutto, i contadini assediati dal progresso continuarono le loro pratiche: un mini- allevamento di galline, due maiali all’ anno da sgozzare, un orticello che ha regalato i pomodori più buoni del pianeta, pare ancora di sentirne il profumo, e una mucca che produceva il latte che ci ha fatto crescere sani e forti.

Quando la abbatterono, ricordo di aver pianto, un cumulo di macerie fece posto ad una costruzione privata orrenda, brutta sotto tanti aspetti. Le persone che abitavano quella casa, un tempo circondata dal verde, poi dai palazzi, vecchi e giovani ebbero un destino avverso, praticamente oggi non è rimasto quasi nessuno di quella gente discreta e gentile. Il latte per motivi colitici non fa più parte della mia colazione mattutina, un atto di insubordinazione intestinale verso i prodotti industriali. Il ricordo di quella vecchia casa colonica non mi ha mai abbandonato, nè quello del signore dal largo cappello che tutte le mattine lo portava fresco.
Thank god i’m a country boy, John Denver
Buonasera