Cosenza, ciao Sergio amico degli ultimi

La città di Cosenza piange oggi Sergio Principe, una delle figure più prestigiose del terzo settore calabrese, fondatore della cooperazione sociale in Calabria attraverso anche quella importante esperienza comunitaria che è stata la Cooperativa “Il Delfino”, continuata poi con la Cooperativa “Don Bosco”.
Sono in tanti che lo ricordano oggi, giorno dell’ultimo saluto (alle 11 nella chiesa di Sant’Aniello a Cosenza). “Fulgido esempio di generosità e altruismo – scrive Francesco Mollace -, compagno di viaggio di tante esperienze finalizzate a dare maggiori opportunità e diritti alle ragazze ed ai ragazzi calabresi, da Crescere al Sud a Crescere in Calabria, Sergio era straordinario anche nell’intessere intense relazioni di amicizia e di dialogo appassionato, tutte con al centro il filo conduttore della solidarietà. La sua passione civile era alimentata da una capacità di analisi originale e da un acume unico. Non era mai banale, non si perdeva in ragionamenti scontati, anzi era sempre lontano dai luoghi comuni, e per questo era un piacere intrattenersi con lui, capace di trasmettere con lucida intelligenza le sue visioni che mettevano insieme concretezza ed astrazione nell’intento di costruire una Calabria migliore e più vicina a chi soffre”.

Oltre al sindaco di oggi, Franz Caruso (https://www.iacchite.blog/cosenza-e-morto-sergio-principe-imprenditore-impegnato-nel-sociale-il-cordoglio-del-sindaco/), lo ha ricordato anche un sindaco di ieri, Piero Minutolo: “Era un bravo imprenditore del sociale, cattolico, appassionato e competente. Aveva un grande cuore sempre pronto a intraprendere molteplici iniziative di solidarietà e di aiuto concreto agli ultimi”.

Particolarmente accorato il ricordo di Antonio Tiberi: “Caro Sergio cosa mi mancherà più di te? I nostri incontri in bellissime cene organizzate per parlare e confrontarci sul welfare in Calabria, sui bisogni delle persone sempre più urgenti e drammatici e sulle possibili risposte da dare ed infine su una politica non sempre attenta ai giusti percorsi da intraprendere.
Oggi siamo tutti più poveri”. 

In ultimo, anche noi di Iacchite’ vogliamo ricordare Sergio. Lo avevo conosciuto tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, quando lavoravo con un’altra bella persona recentemente scomparsa, Ciccio Dinapoli. E lo avevo frequentato di più in occasione di un paio di edizioni della Fiera di Cosenza, alle cupole geodetiche. La sua carica ironica era travolgente, così come il suo entusiasmo per il suo lavoro: un esempio per tanti. Un abbraccio alla famiglia. (g. c.)