Cosenza, città “transnazionale”: Occhiuto indagato tra serio e faceto

Il web commenta nella maniera più variegata possibile la notizia dell’avviso di chiusura indagini della procura di Roma a Mario Occhiuto con la pesante accusa di associazione a delinquere transnazionale. Per fortuna non mancano ironia e sarcasmo, che trovano terreno fertile proprio sull’aggettivo accoppiato all’associazione a delinquere, vale a dire “transnazionale”. 

Così la smetterete di dire che siamo una Città “provinciale”. A Cosenza, se c’è associazione a delinquere, è “transnazionale”. Altro che chiacchiere!
Ma ecco cosa signfica transnazionale. “Il 15 novembre 2000 ed il 31 maggio 2001, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione e i Protocolli contro il crimine organizzato transnazionale, ratificata dall’Italia con la legge n. 146 del 16 marzo 2006. In particolare la nuova normativa (art.3) definisce quale “reato transnazionale” il reato punito con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, qualora sia coinvolto un gruppo criminale organizzato“ (Sergio Aquino)

In queste ore di affanno e smarrimento, che hanno causato un aumento di dosaggi di ansiolitici, è necessario non perdere la calma e restare lucidi. Per questo ci permettiamo di suggerire alcune parole chiave – da usare subito e nelle prossime settimane – ai servi a pagamento e ai cortigiani.
1) Mario è innocente fino a prova contraria
2) Mario è innocente fino all’ultimo grado di giudizio, quello del Signore e noi crediamo che il Signore sia lui
3) Mario è vittima di un complotto dei poteri forti, di Morra e dei cinesi che lo hanno sempre odiato.
4) E’ una storia cinese, quindi è un falso
5) Mario non è un associato, neppure un delinquente e certamente non è trans.
6) Piazza Fera era meglio prima? (non c’entra ma funziona sempre, anzi questa volta c’entra eccome)
7) Dove abbiamo messo le goccine? (Michele Giacomantonio)

Intendiamoci subito: un avviso di conclusione delle indagini preliminari non è ancora nulla in un sistema improntato all’ossequio della presunzione di non colpevolezza. È solo l’atto che annuncia la successiva richiesta di rinvio a giudizio, poiché la procura ha concluso le indagini, ha ritenuto che le ipotesi di reato abbiano fondamento, e le contesta all’indagato per consentirgli di difendersi. Ma le accuse che sono state mosse al sindaco Occhiuto sono però da far tremare i polsi. C’è poco da sottostimare: si parla di associazione a delinquere transnazionale, fatto di allarmante gravità, di corruzione, abuso di ufficio, concussione e riciclaggio a cui questa associazione sarebbe dedita. Il sindaco vi avrebbe partecipato usando la sua carica istituzionale come contropartita a propri affari privati, secondo il capo d’accusa. Dire che l’atto sia stato notificato ieri, oggi o domani poco sposta: le imputazioni parlano chiaro, sono davvero gravissimi i fatti contestati. Non si tratta del piccolo abuso di ufficio per una determina fuori posto, per intenderci, ma di molto, molto, molto di più. Però devo anche rilevare, ad onor del vero, che con imputazioni di questo tipo, quando i fatti possono essere provati, nel novanta per cento dei casi scatta l’arresto. Il fatto che esso non ci sia stato lascia credere che il sindaco potrà difendersi al meglio da queste gravose accuse, cosa che ovviamente gli auguro. (Sergio Nucci)

Apprendiamo che il sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto, risulta indagato dalla procura di Roma insieme all’ex ministro Corrado Clini e all’ex assessore all’Ambiente di Cosenza Hauser e ad una trentina di altre persone di altissimo livello e rango nazionale, per associazione a delinquere transnazionale.
Fermo rimanendo la nostra convinzione che chiunque é da considerarsi innocente fino all’ultimo grado dell’eventuale processo, il Movimento Noi chiede le dimissioni del sindaco. Esse appaiono opportune per restituire a lui e alla Città di Cosenza la serenità necessaria. (Movimento Noi)