Cosenza, “Colpo” alla Carime nel 2017: “Blindo” condannato a 5 anni

Cinque anni e quattro mesi di reclusione: è la pena inflitta dal gup, Letizia Benigno, a Giuseppe Caputo, detto “Blindo”, giudicato responsabile di un “colpo” portato a termine nel luglio 2017 in danno dell’agenzia bancaria della Carime in piazza XV marzo. L’imputato cinquantasienne, difeso dall’avvocato Paolo Pisani, è stato arrestato lo scorso 22 gennaio dagli investigatori della Mobile, diretti dal vicequestore Angelo Paduano. La rapina fruttò un bottino di 200.000 euro. Caputo, imputato di rapina, sequestro di persona e porto abusivo di arma da taglio, è stato smascherato grazie al profilo del codice genetico isolato dalla polizia su uno dei passamontagna abbandonati dai malavitosi.

Ma ricostruiamo il fatto. L’imputato avrebbe fatto parte del commando, formato da quattro persone – tre delle quali rimaste ignote – che assaltò l’istituto di credito al piano terra dell’antico palazzo all’incrocio tra corso Telesio e piazza 15 Marzo. Un colpo da manuale, compiuto con fredda determinazione e perfetta strategia operativa. I componenti del commando fecero irruzione in banca col viso travisato da una calzamaglia e dopo aver minacciato e tenuto in ostaggio, in una stanza, gli impiegati e i correntisti presenti al momento del blitz, uno dei quattro – la circostanza è emersa dai filmati delle telecamere di sicurezza – puntò un taglierino alla gola del direttore della filiale costringendolo ad aprire la cassaforte. Dopo aver imbustato le banconote i quattro uomini imboccarono l’uscita dileguandosi a bordo d’una vecchia Toyota Yaris. Fonte: Gazzetta del Sud