Acri, i voti delle liste: Capalbo tradito dal voto disgiunto di un gruppetto di “franchi tiratori”

Nella lettura e nell’analisi del voto di Acri emerge chiaramente un aspetto e subito a ruota un altro. Pino Capalbo, sindaco uscente che ha “spaccato” in due la città, manca l’affermazione al primo turno per un centinaio di voti ma – cosa che ancora fatica ad uscire fuori – ha preso meno voti delle sue stesse liste e dunque è stato “boicottato” quasi scientificamente dalla sua stessa coalizione. Perché i numeri non tradiscono mai e se è vero che Capalbo ha preso 5.719 voti da candidato sindaco, è altrettanto vero che le sue liste ne hanno preso 5.803 ovvero 84 in meno, una gran parte di quel centinaio che gli sono mancati alla resa dei conti e questo è un fatto che non si discute e che Capalbo dovrà analizzare a mente fredda con i suoi sostenitori. Ma ecco di seguito i numeri delle sei liste più votate, tre al fianco di Capalbo e tre al fianco di Zanfini. Quest’ultimo spera nella rimonta contando soprattutto sulle grandi fasce di contestazione al pessimo sindaco uscente e alla sua cricca di faccendieri guidata dall’impresentabile (l’ha detto persino… Morra!) Gino Maiorano.

PARTITO DEMOCRATICO – 1.551 VOTI – 13,80%

PINO CAPALBO SINDACO – 1.291 VOTI – 11,45%

MODERATI PER ACRI – 940 VOTI – 8,37%

ACRI FUTURA – 879 VOTI – 7,82%

CIVICAMENTE ACRI – 871 VOTI – 7,75%

ACRI BELLISSIMA – 856 VOTI – 856 VOTI – 6,26%