Con una variazione di bilancio all’ultimo momento, Franz sbaraglia la concorrenza e si aggiudica la tanto contesa Giorgia – che non è quella che sta al governo -, per il concertone di Capodanno. Lo aveva detto Franz: a me non piace perdere. E la vittoria è arrivata, ma non a gratis però: costerà alle casse comunali oltre 200 mila euro, e la Regione Calabria non verserà nessun obolo per il concertone avendoli già destinati tutti a Crotone.
Denaro che è stato raggranellato raschiando il fondo delle già asfittiche casse comunali. Una impresa che non deve essere stata per niente facile, se si tiene conto che il comune di Cosenza è fallito, e che le “finanze comunali” sono commissariate da quasi 4 anni. Pochi, anzi pochissimi, ricordano che il 31 gennaio 2020, con decreto del Presidente della Repubblica, fu nominata la commissione straordinaria di liquidazione, conseguenza del certificato dissesto finanziario del comune di Cosenza, nelle persone del dott. Francescopaolo Di Menna, del dott. Rosario Fusaro e del dott. Francesco Giordano, sostituito dopo le sue dimissioni dalla dottoressa Adele Sauro.
Da 4 anni tre commissari lavorano per quantificare l’entità del debito accumulato negli ultimi 10 anni dalla pubblica amministrazione. Ma all’oggi nessuno di loro è ancora in grado di azzardare una cifra, si vocifera di 600 milioni di euro di debiti. E chissà ancora quanto altro tempo gli servirà per tirare le somme. Il calcolo dei debiti deve essere davvero complicato se tre esperti dopo quattro anni di lavoro non sono ancora giunti alla conclusione. Il loro compito era, ed è, quello di gestire la “straordinaria di liquidazione”, incarico che, visto l’andazzo del “campa cavallo che l’erba cresce”, si è trasformato in ordinaria amministrazione. Si sono integrati benissimo nel sistema che regola, da che mondo è mondo, la vita amministrativa degli enti pubblici, recependone la filosofia di fondo: non fare oggi quello che puoi fare domani e che volendo puoi rimandare anche a dopodomani… e perché no alla prossima settimana. E intanto il tempo se ne va.
Gli anni passano e la speranza è quella di ammappare tutto con la creazione della “Grande Cosenza”. Nascondere il debito sotto al tappeto, sembra essere l’unica attività dei tre commissari, la cui presenza è oramai considerata da tutti parte integrante dell’arredamento di palazzo dei Bruzi, e nessuno ci fa più caso. I cittadini neanche sanno che esistono. Da dove sono usciti questi 200 mila euro per il concertone di Capodanno, da quali capitoli di spesa sono stati stornati, dovrebbe essere anche compito loro spiegarlo ai cittadini.
Lo sappiamo che siamo entrati nel tanto atteso periodo delle festività natalizie, e che tutti hanno voglia e diritto di pensare solo a divertirsi, lasciando da parte guai e polemiche. Ed è giusto. Ma diciamo questo solo perché è una situazione che esiste e che pesa sulla quotidianità dei cosentini, con la quale già da tempo stiamo facendo i conti. Un appunto, da tirare fuori all’occorrenza, che è cosa buona e giusta conservare nella memoria collettiva. Senza nulla togliere alla bella consuetudine di festeggiare l’anno nuovo in piazza. È giusto spendere in cultura e spettacolo.
E l’arrivo di Giorgia, apprezzata professionista dalla potente ed elegante voce, è il giusto regalo per tutti i cosentini. E la domanda a Franz arriva spontanea: quello del concertone è un regalo che possiamo permetterci? Questo è il punto. Non certo la festa in piazza, o il nome dell’artista. Rastrellare 200 mila euro dalle casse comunali da destinare al concertone, senza provare a trovare altre vie di finanziamento per non aggravare la già drammatica situazione economica dell’ente, è stata la decisione giusta? Insomma, caro Franz, a noi questa tua operazione sembra coincidere molto con un vecchio adagio caro a tutti i cosentini di ogni generazione che recita così: nun tiani pane (riferito al comune), e va truvannu sazizza.