Cosenza, contrada Caricchio è diventata una “bomba ecologica”

E’ dall’inizio del 2015 che vengono denunciate le gravi condizioni di degrado dell’area dell’ex Villaggio del Fanciullo, in contrada Caricchio, nel territorio del comune di Cosenza, luogo storico dell’accoglienza e della socialità cittadina grazie al Centro Sociale Gramna. Ora la zona è una bomba ecologica a tutti gli effetti. Così come aveva scritto Matteo Dalena su “Mmasciata.it”. 

La sua denuncia è ritornata d’attualità ieri quando Manuela Spadafora, consigliere comunale di Rovito, ha denunciato odori nauseabondi provenienti da quella zona suonando il campanello d’allarme sui rifiuti interrati e chiedendo spiegazioni al suo sindaco, visto che la zona è a due passi dal paese.

“Da diversi giorni – ha affermato Manuela Spadafora – nelle adiacenze dell’ex Villaggio del Fanciullo, tra Contrada Caricchio e Venneri, diversi cittadini segnalano la presenza di odori nauseabondi persistenti”.

“La causa di detti odori sono da attribuire alla combustione che, da inizio agosto, interessano i terreni adiacenti alla struttura dell’ex Villaggio del Fanciullo (dove c’era il centro sociale Gramna), la quale, giova ribadire, versa in condizioni di assoluto degrado e abbandono”.

ex-gramna “L’odore acre, simile a quello della plastica bruciata, sta creando parecchia apprensione anche nella popolazione residente nella vicina Bosco di Rovito, in quanto sta rendendo l’aria irrespirabile.

Chiedo di verificare – concludeva la Spadafora – l’eventuale presenza di rifiuti interrati, di corpi estranei o di sostanze inquinanti che potrebbero arrecare problemi alla salute pubblica”.

Ed ecco cosa scriveva in particolare Dalena il 12 gennaio 2015.

BOMBA ECOLOGICA Abbandonata nuovamente all’alba del nuovo millennio, quella che era stata la libera nave dell’accoglienza negli ultimi anni si è trasformata in un invalicabile fortino di degrado.

Se qualcuno occupa questi stabili, è sicuro meno accogliente di chi l’ha preceduto, visti i mastini posizionati davanti all’ingresso.

La fotografia aerea di Google segnala la presenza di attività agricole o legate alla pastorizia, in particolare all’allevamento di equini.

I ricoveri abusivi di animali che nel corso degli ultimi 10 anni sono scomparsi da via Lungo Busento Oberdan, anche per effetto del progressivo processo di riqualificazione, potrebbero aver trovato sistemazione in questo luogo periferico, lontano da occhi indiscreti.

L’odore di stallatico misto a quello di carne in decomposizione rende ancor più spiacevole la sosta: tutt’intorno costruzioni abusive in lamiera e muratura tirate su in totale disaccordo e spregio del paesaggio circostante.

Lungo la strada un beffardo cartello “vietato gettare rifiuti” è il preludio a una vera e propria bomba ecologica che esplode poco oltre il parapetto.

Quintali di spazzatura sversati dalla strada minacciano il torrente Caricchio, affluente del Crati, poco più di un rigagnolo immerso in una vegetazione rigogliosa. Poco più a valle avventurosi pescatori prelevano dalle sue acque.

Guardando al florido passato di questa contrada, viene spontaneo chiedersi perché si è lasciato che l’incuria e l’abusivismo prendessero il sopravvento su quest’angolo di quiete e verde a pochi passi dalla città?

L’AVVELENATA | L’ex Gramna è diventato una nave di veleni (VIDEO)