Cosenza corrotta, è Patitucci il boss perseguito dalla DDA di Catanzaro

Francesco Patitucci (foto Cn24tv)

(ANSA) – CATANZARO, 19 MAG – Beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un milione di euro sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Cosenza a Francesco Patitucci, ritenuto il reggente della cosca Lanzino, operante nel cosentino e a Giuseppe De Cicco, suo parente, anch’egli ritenuto affiliato al sodalizio criminale.

La misura è stata eseguita dai finanzieri in esecuzione di un provvedimento disposto dal Tribunale di Cosenza su richiesta del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e della Dda del capoluogo.

Patitucci è al momento detenuto nel carcere di Terni. E’ riconosciuto quale “reggente” della consorteria guidata da Ettore Lanzino ed è stato già condannato per il delitto di associazione mafiosa e reati connessi con sentenze di primo e secondo grado (divenuta irrevocabile nel 2015) nelle quali veniva condannato per appartenenza all’associazione mafiosa denominata Lanzino – Ruà. Ed ha un livello criminale “pesante” per la commissione di reati di estorsione e di usura caratterizzati dall’aggravante mafiosa. Iniziati già quando era organico alla cosca “Pino-Sena”.

Giuseppe De Cicco è legato da stretti rapporti di natura familiare con il reggente del clan ed è indicato come intraneo alla cosca “Ruà-Lanzino”, prevalentemente con compiti riscossione dei proventi dell’usura praticata dal clan.

Gli accertamenti patrimoniali eseguiti nei loro confronti e dei prossimi congiunti hanno permesso di appurare, secondo la Dda, nel periodo 2002-2013, una netta sproporzione delle movimentazioni economico-finanziarie in uscita (ad esempio, acquisti di immobili) rispetto ai redditi dichiarati, inidonei persino a soddisfare le esigenze primarie di vita.

Il provvedimento è finalizzato al sequestro per la successiva confisca, di quattro fabbricati turistico-residenziali in provincia di Cosenza, una società di capitale, con 10.000 quote sociali, con relativo complesso aziendale operante nel settore delle costruzioni di edifici; un automezzo e diversi rapporti bancari, per un valore complessivo stimato pari appunto a un milione di euro.