Cosenza corrotta, Mario Occhiuto: in città la Legge sono io

Il problema principale di Occhiuto, oltre ad essere il sindaco più depresso e bugiardo di tutti i tempi, è che è convinto che per lui, nella sua attività di amministratore pubblico, le procedure, le norme, le regole, e il rispetto della legalità non valgono. Si sente, e lo ha dimostrato con i fatti, al di sopra della Legge, forte della complicità della nostra corrotta procura. Ciò che vale per tutti, non vale per lui. Infatti tutti gli atti prodotti dalla sua amministrazione, dagli appalti spezzatino alle grandi opere, per finire alle assunzioni dei dirigenti, risultano fuori norma e carenti dei documenti richiesti dalla legge. Pensa di poter fare tutto come più gli aggrada, sempre in linea con i suoi interessi privati del momento, senza dover dar conto a nessuno, perché la Legge a Cosenza è lui. Nessuno della procura ha mai osato contestargli niente, nonostante le tante ed evidenti violazioni della Legge, a cui Occhiuto ci ha abituati.

Specie negli ultimi mesi: lavori stadio Marulla, Hotel Jolly, piazze e piazzette varie. Addirittura nell’affaire Jolly, scopriamo che esiste già un ditta (vincitrice di gara, la Consital di Bologna) incaricata dell’abbattimento della struttura che ha già prodotto 4 subappalti ad altrettante ditte locali che hanno iniziato a smontare la struttura. Il tutto senza autorizzazione, senza aver acquisito lo stabile, e senza aver versato il dovuto alla Regione Calabria. La domanda sorge spontanea: chi ha autorizzato Occhiuto a indire una gara per l’abbattimento del Jolly, visto che non c’erano ancora i requisiti richiesti dalla Legge per procedere?

Sa sona e sa canta sulu. Perché sa che fino a che le denunce arrivano in procura, nessun pm di Cosenza oserebbe perseguirlo. Eppure la Legge vorrebbe che si intervenisse su tali misfatti, ma non a Cosenza, dove la legge è gestita da una paranza. La Legge a Cosenza la rispettano solo i caggi. Vige in città, da tanto tempo oramai, la legge del più forte. Che da noi si traduce nella Legge del più ammanicato. Più istituzioni corrompi, più il potere aumenta.

È questo il problema a Cosenza: la Giustizia venduta tanto al chilo. Perciò Occhiuto non rispetta le procedure e la Legge, perché ha acquistato da tempo tutto il pacchetto “Impunità”, proposto dagli amici degli amici in offerta speciale, pagato ovviamente con i soldi dei caggi. E quelle poche volte che viene sgamato, dalla gente, non dai pm, scarica subito le sue responsabilità sugli altri: vedi appalti spezzatino, caso Cirò, Potestio, lavori al Marulla, il Planetario, piazza Bilotti, Jolly Hotel. E tutto ritorna come prima.

Qui non si tratta di boicottarlo o di odiarlo, il nostro è solo un tentativo di fargli capire che può determinarsi sulle scelte politiche che più gli aggradano, perché votato dai cosentini, purché il tutto avvenga nel rispetto delle regole e della Legge. Tutto qui.

Ai lecchini di Occhiuto: possibile che non si riuscite a capire questo elementare concetto? Non è che per caso anche voi fate parte della malandrineria che preferisce il favore (e la corruzione) al diritto?

Insomma se Occhiuto fa quello che fa è perché c’è chi glielo permette. Se ci fosse una procura onesta a Cosenza, sarebbe già intervenuta sanzionando i colpevoli del degrado amministrativo a palazzo dei Bruzi. E invece, anche dopo l’intervento della Manzini che non ha portato a niente, tutto continua a scorrere, nelle stanze del potere cittadino, nell’illegalità assoluta. Con buona pace di chi aveva promesso l’arrivo di una primavera calabra.