Cosenza corrotta. Potestio, Cozzolino e Caputo: a cena con l’intrallazzo

«Prima giocavo a tennis, oggi non lo posso più fare perchè anche quello determina entrare in un circolo, avere rapporti con persone. Cosa penserebbe il cittadino se mi vedesse insieme a persone che io reputo perbene ma che invece hanno rapporti che io ignoro. Penserebbero tutti ad una Procura inaffidabile».

Sono queste le parole pronunciate dall’ex procuratore capo della DDA di Reggio Calabria il dottor Cafiero De Raho, oggi procuratore nazionale antimafia, per spiegare che un magistrato serio che lotta contro i poteri forti, per svolgere il proprio lavoro con onestà e dedizione, deve rinunciare a parte della propria vita pubblica.

E concludeva dicendo: «La ‘ndrangheta per essere battuta necessita di esponenti delle istituzioni che adottino anche un codice etico che riporti alla rinuncia a tutti i rapporti esterni che non siano quelli strettamente istituzionali».

E’ così che un uomo dello stato si comporta quando il suo agire è mosso dal senso del dovere, dal rispetto per la Giustizia e la Legge, e dall’amore per la Costituzione e i cittadini.

Invece a Cosenza, che si sa è un mondo a parte dove vige la Legge del più forte e del più ammanicato, succede di tutto e di più. Ora diteci voi se questo è possibile: al tavolo seduti a mangiare alla faccia nostra ci sono: Carmine Potestio, indagato dalla Manzini per gli appalti spezzatino, il pm della procura più ammanicato in assoluto Cozzolino e il presidente del consiglio comunale Pierluigi Caputo. La foto è stata scattata ieri sera attorno alle 21,30.

La regola e la Legge impedisce ad un pm di frequentare indagati, invece Cozzolino, già pizzicato da noi in passato sempre in compagnia di Potestio, continua ad incontrarsi tranquillamente con indagati senza nulla temere. E’ chiaro che questo genere di incontri servono per capire come insabbiare o rimandare i procedimenti a carico dei suoi compari. Evidentemente Cozzolino teme anche per lui, che insieme a Potestio di intrallazzi ne ha fatti parecchi. Da qui la necessità di incontrarsi per mettersi d’accordo su come muoversi all’interno della procura.

Cozzolino (quello più alto) e Potestio

Quello che non abbiamo capito è la presenza di Pierluigi Caputo, presidente del consiglio comunale di Cosenza a questo tavolo. Che ci faceva Caputo con Potestio e Cozzolino? Che cosa hanno in comune i tre? Qual è il ruolo di Caputo nei traffici di Cozzolino e Potestio?

Domande destinate a restare senza risposta, perché nonostante l’ennesima prova che vi forniamo dell’ammanicamento tra procura e colletti bianchi, nessuna autorità si muoverà per chiedere conto ai tre. A Cosenza se fai parte della cricca di Spagnuolo puoi permetterti ogni cosa. Puoi rubare, intrallazzare, truffare, prendere per il culo la Giustizia che tanto non ti dice niente nessuno.

Non solo, Cozzolino è anche il pm che cura i procedimenti intentati da Potestio contro di noi. Avete capito adesso come funziona realmente la procura a Cosenza? Ecco perché nessun cittadino si rivolge a loro per denunciare: recarsi in procura a denunciare un illecito amministrativo significa mettersi contro questi delinquenti.

Ora resta da capire cosa farà la Manzini, famosa per pettinare bambole, di fronte a questa foto. Visto che l’indagine sugli appalti spezzatino è di sua competenza. Ricordiamo che la pettinatrice di bambole ha inviato da quasi un anno e mezzo diversi avvisi di garanzia proprio a Carmine Potestio ex capo gabinetto del sindaco Occhiuto, Domenico Cucunato ex dirigente esterno nominato da Occhiuto, e Carlo Pecoraro dirigente del Comune di Cosenza, nonché a diversi imprenditori.

Da quello che farà capiremo se la Manzini è una persona onesta oppure no. Il fatto che la questione della cena (e della fotografia) sia diventata oggetto di una interrogazione parlamentare del Movimento Cinquestelle ci lascia ancora la speranza che la legalità possa essere finalmente ristabilita nel porto delle nebbie.