Cosenza, Cup completamente in tilt: monta la protesta contro chi non rispetta il diritto alla salute

Cup (Centro unico prenotazioni) completamente in tilt all’Annunziata di Cosenza. Il “programmone” che usano è evidentemente inadeguato e si blocca almeno una volta alla settimana. Il desolante risultato è che centinaia di persone non possono prenotare visite ed esami. Il personale – ovviamente istruito a dovere dai soliti noti – urla e intima di non fare foto e video e nel caso minaccia di fare intervenire immediatamente la sorveglianza.

Il “programmone”, sia chiaro, è bloccato dappertutto. In tutta la provincia di Cosenza, ma è altrettanto chiaro che non si può impedire alla gente di protestare e di documentare questo indecente disservizio. Io sono arrivata alle 9.30 e avevo già 120 persone davanti. Un gruppo di persone si sta organizzando e sta andando a protestare in direzione. Ci sono pazienti oncologici, donne incinte, pazienti che hanno subito trapianti.
Un funzionario prima è sceso e ha detto che si può anche prenotare in farmacia e giustamente gli è stato risposto che in farmacia il servizio costa 2 euro e che non è giusto pagare per qualcosa che dovrebbe essere garantito gratuitamente.

È la quotidianità per chi con malattie croniche deve rivolgersi al servizio sanitario e frequentare spesso il Cup dell’Annunziata. I diritti negati incidono sulla qualità della nostra vita e se i diritti sono quelli alla salute, possono fare la differenza tra la vita e la morte. In Calabria l’aspettativa di vita è più bassa che nelle regioni del Nord. Fino a che punto siamo disposti a tollerare?

La Base Cosenza