Cosenza, debiti di Occhiuto: si avverano le previsioni di Guglielmelli. Ma oggi sta zitto

Il Pd cosentino come al solito predica bene e razzola male. Eppure erano stati loro, più degli altri, a sollevare il problema, durante le scorse amministrative, dei debiti di Occhiuto pagati dal Comune. Interrogazioni, minacce di andare in procura, comunicati, e roba simile.

Nonostante tutto ciò, oggi che è arrivata la sentenza, è calato il silenzio, soprattutto da parte del segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli che in quell’occasione non aveva mancato di sfoggiare le sue doti di avvocato.

Diceva cosi: “Se il terzo non adempie alle comunicazioni – scriveva Guglielmelli – il giudice presume che deve quelle somme al debitore. Ora, se effettivamente il Comune doveva darle al sindaco siamo in presenza di un normale pignoramento se invece il Comune non ha accantonato le somme perché gliele ha date, deve pagare comunque. Nell’ultimo caso il Comune utilizza risorse pubbliche che dovrà recuperare. Perché il Comune, cioè Occhiuto, non ha adempiuto ai doveri del terzo? E soprattutto, il Comune quelle somme le ha accantonate? Magari scopriremo che il Comune aveva l’obbligo di andare in udienza ma la rappresentanza legale è del sindaco, che in questo caso è terzo e debitore. Insomma, le leggi italiane si applicano anche a Cosenza, una riforma che ha approvato il Parlamento di cui è autorevole componente anche Jole Santelli”.

Dico io, per una volta – Luì – che ci hai azzeccato, stai zitto. Si è verificato esattamente quello che tu scrivevi. Perché allora, come disse Michelangelo guardando il suo Mosè, non parli?

Luigi Guglielmelli perchè non parli? C’è forse qualche nuovo inciucio sottobanco per queste elezioni con Occhiuto per cui non puoi parlare?