di Roberto Bartolomeo, ex dipendente clinica Misasi Cosenza
Il sottoscritto ha lavorato dal 1997 al 2022 in una struttura sanitaria di Cosenza acquistata poi nel 2021 dallo stesso gruppo imprenditoriale che dirige la clinica Sacro Cuore. Per alcuni anni sono stato anche uno degli addetti alla sicurezza (effettuando regolare corso ai vigili del fuoco). Svolgevo la mansione di reception, portiere, centralinista, insieme ad altri 5 colleghi.
Negli anni passati in servizio, spesso è capitato di avere a che fare con persone ubriache, tossicodipendenti, ladri, ecc. Che tentavano di entrare nelle struttura, senza mai riuscirci. Nel gennaio 2022, dopo pochi mesi dal subentro societario, veniamo licenziati e buttati in mezzo alla strada con le nostre famiglie. Ci viene data la motivazione che la nostra figura non era utile, che bisognava risparmiare e fare tagli di personale licenziando ed esternalizzando alcuni servizi, infatti oltre a noi portieri/centralinisti, vengono licenziate altre 20 persone che svolgevano altri servizi altrettanto importanti (amministrativi, addetti alle pulizie, tecnici e addetti al laboratorio analisi, manutentori, ecc.). Tutto ciò nella totale assenza dell’intervento della Regione e degli uffici preposti dell’Asp al controllo delle convenzioni in essere, delle piante organiche, delle figure previste in convenzione.
Sono certo che quanto successo, con un servizio di controllo come accadeva in precedenza non sarebbe potuto avvenire, perché nessun impianto di videosorveglianza può sostituirsi alla presenza fisica dell’uomo, perché basterebbe fare un giro soprattutto nelle ore pomeridiane in molte strutture della città e della provincia per rendersi conto che è molto semplice (proprio per mancanza di controlli) entrare ed uscire facilmente.
Purtroppo, come si evince da questa vicenda vissuta personalmente, spesso per risparmiare qualche spicciolo ed aumentare maggiormente i profitti si può mettere a repentaglio ed a forte rischio la serenità e la vita degli altri. Ho voluto solo raccontare questa breve storia, sperando che qualcuno intervenga a tutela di tutti i cittadini, compresi i lavoratori che spesso sono abbandonati nelle mani di sindacati e sindacalisti, accondiscendenti e complici.
Spero che qualche politico locale faccia da tramite nei confronti di chi ci governa sia a livello regionale che romano e che invece di fare post pur meritatissimi nei confronti delle forze dell’ordine (vedi Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Roberto Occhiuto, ecc.) mettano mano seriamente a questi problemi. Ieri per pura fortuna è andata bene domani non sapremo cosa succederà . Prevenire è sempre meglio che curare.